Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi

Scelti i dodici finalisti: la cerimonia di premiazione si svolgerà il 24 marzo a Riva del Garda 

Mario Rigoni Stern [ www.locandalascuola.com]

Antonella Tarpino, Il paesaggio fragile, Einaudi; Astrid Kofler, Das Fliegen der Schaukel, Haymon; Enrico Camanni, Storia delle Alpi, Biblioteca dell'Immagine; Franco Faggiani, La manutenzione dei sensi, Fazi; Gaëlle Cavalié, Cent heures de solitude, Paulsen – Guerin; Ilaria Tuti, Fiori sopra l'Inferno, Longanesi; Marco Albino Ferrari, La via incantata, Ponte alle Grazie; Marco Paolini-Gianfranco Bettin, Le avventure di Numero Primo, Einaudi; Massimo Bubola, Ballata senza nome, Frassinelli; Matteo Righetto, L'anima della frontiera, Mondadori; Rory Steele, Il cuore e l'abisso, Alpine Studio: sono questi i dodici finalisti scelti dalla giuria del Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi, composta da Ilvo Diamanti, Paola Maria Filippi, Mario Isnenghi, Daniele Jalla, Paolo Rumiz sceglierà il vincitore che riceverà ufficialmente il premio nella cerimonia del 24 marzo a Riva del Garda in Trentino.

Le 12 opere sono state selezionate tra le 54 pervenute, tra narrativa e saggistica, in rappresentanza dell'universo culturalmente e linguisticamente composito dell'arco alpino. Nella short list il 13 marzo, la giuria deciderà e comunicherà l'opera vincitrice dell'edizione 2018. La consegna ufficiale del Premio avverrà nella cerimonia di premiazione del 24 marzo a Riva del Garda (Tn).

Il “Premio Mario Rigoni Stern” è fissato per il 2018 in 10.000 (diecimila) € che, a giudizio della giuria potrà essere assegnato alla miglior opera di narrativa, al miglior saggio o diviso equamente fra le due sezioni che lo caratterizzano.

Dallo scorso anno la manifestazione si è arricchita della sezione "Il Guardiano dell’Arca” intitolato a Osvaldo Dongilli – tra i fondatori del premio e venuto a mancare durante il 2017 – un riconoscimento che anche in questa edizione andrà a una persona che si è distinta per la sua vita e per l’attività a difesa del paesaggio, del territorio e delle radici. La cerimonia di consegna dei questo premio avverrà sempre il 24 marzo a Riva del Garda.

Mario Rigoni Stern è stato uno degli scrittori più significativi del secondo dopoguerra ed ha portato nella sua scrittura non solo le vicende e i vissuti di una generazione che ha sperimentato il dramma della Seconda guerra mondiale e della ritirata di Russia ma anche una visione del mondo particolarissima che attinge a profonde radici di umanità, a un rapporto strettissimo con la natura e a una visione positiva dell'essere umano. Tra le sue opere più note si ricorda Storia di Tönle, Il sergente nella neve, L'anno della vittoria, Le stagioni di Giacomo, Arboreto salvativo, Stagioni.
Scrive Eraldo Affinati nella prefazione del volume dedicato a Stern nei Meridiani Mondadori: “Stando insieme a lui ho appreso una distinzione ulteriore: quella che separa il narratore della tradizione orale da colui che scrive. Il primo, accalorato davanti a un gruppo di persone vicino al fuoco, improvvisa ogni volta il racconto; il secondo si preoccupa di come verranno interpretate le sue parole fissate per sempre, ha le orecchie alzate, al pari del segugio. Riconosco nell'attenzione di Rigoni nei confronti del suo interlocutore l'essenza stessa della letteratura: la disposizione a sforbiciare ogni ramo superfluo pur di restituire il senso pieno di ciò che è stato fatto e detto”.
Il premio si svolge in due ambiti: la Regione Veneto e la Provincia di Trento. Proprio in Trentino, a Riva del garda, avverrà la cerimonia di premiazione dell'edizione 2018.
Numerosi gli Enti e le Associazioni che sostengono l’iniziativa: Regione Veneto, Comune di Asiago, Provincia autonoma di Trento, Comune di Riva del Garda, oltre a Cassa di Risparmio del Veneto, Banca di Trento e Bolzano, Riva del Garda Fiere e Congressi, il circolo Ars Venandi e la federazione italiana della caccia, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina.


12/03/2018