Premio di poesia Città di Trento - Oltre le mura

Una città che vuole riscoprire la potenza evocativa della poesia, portandola nelle piazze e nelle strade

La letteratura italiana si fonda sulla poesia, è nata con la poesia. Con la scuola poetica siciliana, sviluppatasi attorno al 1230 nel clima culturale promosso in Sicilia da Federico II di Svezia, prende infatti origine la prima lirica in volgare italiano.

Da quel momento in poi, è un crescendo: da Dante, Petrarca, Ariosto, Tasso e fino ai grandi dell’Ottocento, da Leopardi, Carducci, e ancora Pascoli e d’Annunzio che sconfinano nel Novecento, la poesia italiana rimane un unicum al mondo. Per proseguire con il Nobel assegnato nel 1975 ad Eugenio Montale, ma gli illustri rappresentanti del genere poetico continuano fino nel contemporaneo. Solo pochi giorni fa è mancato uno dei rappresentanti della grande poesia, Guido Ceronetti, eppure le case editrici, anche le più importanti sembrano fare fatica a pubblicare poesia.

“Non si vende”, ecco il commento ricorrente. A dire il vero, il festival Pordenonelegge, in programma da mercoledì 19 a domenica 23 settembre, dà ancora voce ai poeti, sfogliando gli appuntamenti si scopre che a partecipare sono in diverse decine. Si può quindi ancora credere in un futuro della poesia.

La poesia era uno dei temi forti anche del progetto di candidatura della Città di Trento a Capitale italiana della cultura 2018, poi vinto da Palermo. Dopo il responso, l’Amministrazione comunale ha deciso di perseguire comunque alcune delle iniziative culturali programmate, tra cui anche il Premio di poesia “Città di Trento - Oltre le mura”. Un titolo che prende spunto dal verso di Cristina Campo: “Incandescenti, attraversiamo i muri”.

“Perché Trento, città di confine, sa cosa siano le mura, così come ormai sa quanto sia importante andare oltre: connettere, accorciare le distanze, scegliere il confronto come metodo, la cooperazione come pratica quotidiana”, spiegano gli organizzatori del Premio, articolato in due sezioni: la sezione Poesia che prevede un premio per opere poetiche pubblicate in volume dotato di ISBN, edite fra il primo gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 e regolarmente in commercio; la Sezione Traduzione che prevede un premio per traduzioni di opere poetiche di autori stranieri tradotte da lingue antiche e moderne, edite fra il primo gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 in volume dotato di ISBN e regolarmente in commercio.

Sono ben 125 le opere pervenute al concorso, tra le quali la giuria ha maturato una rosa di cinque e di tre finalisti, poeti importanti a livello nazionale, osservano gli organizzatori, con la sorpresa anche per i tanti libri in traduzione.

È giunto quindi il tempo della premiazione, fissata il 29 settembre alle 17 presso Palazzo Geremia, in sala Falconetto. Se quello rappresenta il momento clou del concorso, sarà però preceduto e seguito da una fitta serie di eventi che daranno spazio alla poesia in diversi contesti, non solo in biblioteca .

I volontari lettori della biblioteca comunale e sei ragazzi di Unitn  assistiti da una docente sono inoltre impegnati nella preparazione di elementi da appendere in città con riportati dei testi poetici. Saranno letti ad alta voce, ma a disposizione di chiunque passi e si senta incline a quel tipo di pensiero che solo la poesia sa distillare e offrire con rarefatte parole. Che rimangono scolpite nel cuore, nella mente. Una forza cui attingere. 

Il premio parlerà anche il linguaggio dell’arte con La città in cammino, un percorso che da piazza Duomo va verso le mura, le oltrepassa e osmoticamente si spinge nella direzione opposta, dal fondo di via Belenzani verso piazza Duomo. 

Tutte le informazioni 


18/09/2018