Religion Today 2018

Arrivano le prime anticipazioni sulla rassegna cinematografica che si svolgerà dal 4 all'11 ottobre 

62 film da 28 paesi del mondo, selezionati tra 450 iscrizioni: sono questi i numeri che compongono il 21°Religion Today Filmfestival, in programma dal 4 all'11 ottobre. Il focus, come spiegato nell'incontro in cui è stato presentato il nuovo direttivo della manifestazione, riguarderà in particolare "le nuove generazioni"    

Giovani e fede, volti di donne nelle religioni, esperienze di dialogo interreligioso, pace e diritti, storie di migrazioni tra identità, dialogo e conflitto nelle società plurali: ecco i temi che costituiranno il filo conduttore della prossima rassegna cinematografica che si svolgerà tra Trento, Bolzano, Rovereto, Merano, Arco, Pergine e Borgo, per poi proseguire in Italia e nel mondo: Roma, Nomadelfia, Gerusalemme, Bangladesh, Nepal solo per citarne alcune.

I tre Comitati di Selezione hanno esaminato le pellicole preselezionate tra le 450 giunte in questi mesi presso la sede dell'associazione di BiancoNero organizzatrice del festival cinematografico internazionale. I film provenienti da 28 Paesi di tutti i continenti sono rappresentativi di un vasto panorama di diverse fedi religiose.

“I giovani saranno protagonisti attivi del Festival, non solo coinvolti nelle iniziative di formazione ma anche come addetti ai lavori, a cominciare dalla loro presenza in questa fase di selezione dei film, che li ha visti al lavoro al fianco di esperti cinematografici di spessore, persone di età, nazionalità e religioni diverse”, commenta il direttore artistico, Andrea Morghen.

I criteri di valutazione delle pellicole hanno preso in considerazione la qualità tecnico-artistica, la ricerca e l'innovazione dei contenuti, il giusto equilibrio tra i registi esordienti, le religioni e i Paesi di provenienza.

“Puntare i riflettori sui giovani diventa una sfida importante per cogliere i rapidi mutamenti indotti dalle nuove tecnologie in generale, che richiedono uno sforzo maggiore di apertura a nuove frontiere narrative e audiovisive – sottolinea Gilli Mendel, già direttrice per gli eventi speciali della Cineteca di Gerusalemme – i film ora viaggiano non solo sul grande e piccolo schermo, ma anche su più piattaforme, il web, gli smartphone, pensiamo allo sviluppo del visual storytelling, webdoc... nuove modalità espressive dove condividere contenuti, percorsi di partecipazione e confronto”. Nel cuore di questo processo evolutivo si collocano i giovani interpreti del cambiamento sociale. “Il cinema che abbraccia la dimensione esistenzialista della religione, la ricerca del sé profondo e del vero senso della vita - aggiunge Gilli Mendel - permette di compiere un viaggio spirituale nella comprensione di noi stessi e delle diverse culture”.

Perché come pensava Ingmar Bergaman “non c'è nessuna forma d'arte come il cinema per colpire la coscienza”.

“A cent'anni dalla sua nascita i capolavori del grande cineasta svedese colpiscono ancora per la profondità di analisi con la quale ha indagato l'animo e sondato alcune domande fondamentali dell'uomo – osserva il critico cinematografico Armando Lostaglio - rispecchiano l'attuale forte domanda di fede e spiritualità, la necessità di trovare la barra dritta in questo tempo di assenza di ideali, di incertezza, di smarrimento. In questa direzione Religion Today offre l'opportunità di scavare dentro noi stessi, nella visione di un buon film si può recuperare il tempo perso, il cinema è conoscenza didattica e approfondimento, uno strumento via di mezzo tra svago e acquisizione di nuovi elementi attraverso l'estetica cinematografica, che altri mezzi di comunicazione non possono pretendere di trasmettere”.

“I film selezionati incrociano mondi che lo spettatore ha solo sfiorato – interviene Davide Torri, responsabile dell'associazione“Gente di montagna” e direttore artistico della rassegna Brescia Winter Film Festival - raccontano con garbo e leggerezza storie e tematiche legate a condizioni di degrado, di sofferenza, di ingiustizia, ma accomunate tra loro dalla volontà di cambiamento e di speranza, con uno sguardo aperto non solo al dialogo interreligioso, ma anche all'afflato religioso che abita in ciascuno di noi”.

Fra gli Stati di provenienza dei film ammessi figurano Algeria, Armenia, Australia, Bangladesh, Belgio, Bosnia, Canada, Croazia, Germania, Ungheria, India, Indonesia, Iran, Iraq, Israele, Italia, Messico, Palestina, Polonia, Corea, Russia, Spagna, Svizzera, Olanda, Turchia, Gran Bretagna, USA, Ucraina.

La macchina organizzativa di Religion Today prosegue a pieno ritmo nella definizione delle iniziative che anticipano il viaggio nelle differenze. In queste settimane si parte dal santuario di Pietralba (BZ) con un’importante anteprima del Festival mercoledì 1 agosto alle ore 20.30 con il film: “Sermon on the mount” dalla Corea, una visione buddista del Discorso della Montagna.

(Ufficio stampa Religion Today)


30/07/2018