Seminario internazionale sul romanzo

L’Europa del romanzo nel contesto della letteratura del XXI secolo: questo il tema della XII edizione

È già iniziata al Dipartimento di lettere e filosofia dell'Università di Trento la XII edizione del Seminario internazionale sul romanzo, che attraverso tredici incontri si confronterà con il tema "L’Europa del romanzo nel contesto della letteratura del XXI secolo". 

"Il SIR si occupa del romanzo di Rabelais e Cervantes come di Musil e di Rushdie, ma anche di molti altri autori contemporanei italiani e stranieri, senza distinzione di patria e di lingua - spiega in tal senso il responsabile scientifico della rassegna Massimo Rizzante -. Del resto queste distinzioni, oggi più di ieri, non hanno alcun senso. La storia del romanzo è sempre stata sovranazionale, come quella di ogni altra arte. Perché in piena globalizzazione, il romanzo dovrebbe nazionalizzarsi, provincializzarsi? Perché non dovremmo essere più in grado di distinguere le diverse civiltà? Si può onestamente vivere, pensare, parlare al di fuori di una civiltà? Certo, lo so, il lettore, l’uomo che legge, questo esemplare sempre più in via d’estinzione, oggi è alquanto confuso. Una bussola? Il Nord è avanzare verso il passato: senza Rabelais non si capisce nulla di Rushdie. E viceversa".

Giovedì 14 novembre alle 16 sarà José Maria Pozuelo Yvancos con Pietro Taravacci a darci la sua "Visiones de Europa en la novela española del siglo XXI", mentre il 12 dicembre Franco Baldasso  parlerà di "Curzio Malaparte. Una concezione tragica della storia moderna".

Gli incontri proseguiranno anche nel 2020 e si concluderanno con un appuntamneto corale il 14 maggio. Simona Carretta, Vincenzo Trione, Carlo Cenini, Silvia Marchetti, Annalisa Morsella, Giulio Federico Janni, Alessio Dalla Costa racconteranno "Milan Kundera: dal romanzo alle altre arti".

Il SIR da sempre si preoccupa di andare anche nelle scuole medie superiori e nei licei, di agganciare studenti e insegnanti e le altre istituzioni culturali del territorio.

"No, nessun intento edificante o superpedagogico- osserva Rizzante -. Sappiamo che al centro del mondo degli adolescenti di oggi il romanzo e la letteratura non occupano più il posto che occupavano un tempo. Sappiamo che ci sono molti altri media che la fanno da padrone tra i ragazzi. Ma questo dovrebbe spaventarci? La paura è il primo passo verso la paranoia. E la noia.

Dopo ogni incontro del SIR, vorremmo lasciare ai ragazzi l’impressione che il romanzo è tutto fuorché noia. Tutto fuorché intrattenimento. Vorremmo inoculare in loro l’idea che il romanzo è una maniera di conoscere il mondo. Grazie ad alcuni personaggi romanzeschi molti lettori hanno trovato e trovano la possibilità di esplorare e mettere a fuoco le loro esperienze. Così come il romanziere è guidato in modo non sempre chiaro dai suoi personaggi – è per così dire l’apprendista del suo maestro, il personaggio –, così i lettori, lasciandosi guidare in modo non sempre chiaro dall’opera romanzesca, arrivano a svelare luoghi della loro vita quotidiana", conclude il docente.


12/11/2019