Sfumature e peculiarità del paesaggio umano nell'estetica di Fracalossi

A Trento, Palazzo Trentini, c'è tempo fino a sabato 7 marzo per visitare Un'avventura nel mondo dell'arte la mostra dedicata a Mariano Fracalossi

[ Cromopress per La Cerchia]

La figura di Mariano Fracalossi (1923-2004) – caratterizzata da un connubio unico di pittore, disegnatore, scenografo ma anche pedagogo, divulgatore, animatore culturale – è al centro di una grande mostra retrospettiva a dieci anni dalla scomparsa. Nell’allestimento, intitolato Un’avventura nel mondo dell’arte, sono presenti tecniche miste, disegni, acqueforti, oli, capaci di raccontare l’originalità della ricerca espressiva di questo maestro, sia con una tavolozza cromatica meditata che con l’essenzialità del bianco/nero, ben oltre lo stereotipo sotto il quale è nota la sua opera.

Tra gli aspetti più originali dell’iniziativa, va segnalato che sono raccolti nell’esposizione di Palazzo Trentini anche gli schizzi realizzati «en plein air» dal maestro in alcune occasioni, durante gli anni della prima maturità, dentro e fuori il Trentino. Una gita fuori porta con la famiglia, un periodo villeggiatura (allora se ne facevano ancora), o un vacanza al mare sono state l’occasione per guardare nuovi luoghi con l’occhio del pittore o per immortalare spazi conosciuti per mezzo del disegno: si tratta di luoghi vicini a noi – dei paesaggi montani –, e luoghi “lontani” da noi – delle ambientazioni marine o delle città d’arte – che ci lasciano intendere la sete di conoscenza attraverso la quale Mariano Fracalossi sapeva cogliere ogni sfumatura ed ogni peculiarità del paesaggio umano.

Si tratta di disegni sperimentali, schizzi estemporanei realizzati per cogliere l’istantanea di un particolare momento in un determinato spazio, utilizzando dei materiali semplici: fogli di carta come supporto, la biro o la matita come strumenti di disegno, o meglio ancora, un pennarello nero, dal taglio spesso, utile ad evidenziare i contrasti chiaroscurali dei manufatti antropici. Negli schizzi presenti in mostra è possibile intuire come l’opera possa diventare patrimonio collettivo anche nel suo divenire, anche nelle sbavature di un lavoro in progressione, fatto solo per amore del mestiere. Si tratta di una testimonianza di come, tutti i giorni, sia possibile intrecciare avventura e gioco, scoperta e ironia, curiosità e stupore, avendo come obiettivo la comprensione dell’intorno che ci circonda, la capacità di saperlo amare e la forza di saperlo raccontare.

La mostra, promossa dal Gruppo di artisti trentini La Cerchia in collaborazione con il Consiglio della Provincia autonoma di Trento, resterà aperta fino al 7 marzo 2015.

Alessandro Franceschini - architetto, è tra i curatori della mostra

19/01/2015