Son partito giallonero e ritorno tricolor

Il Diario di Arturo Dellai diventa uno spettacolo teatrale: appuntamento venerdì 18 all'auditorium Santa Chiara 

I quattro presidenti delle federazioni del volontariato trentino si sono incontrati nell'ambito di Cultura Informa per presentare lo spettacolo teatrale Son partito giallo nero e ritorno tricolor. In dialogo sono intervenuti per la Federazione delle Filodrammatiche, Gino Tarter; dei Cori, Paolo Bergamo; dei Corpi bandistici, Renzo Braus; e dei Circoli culturali e ricreativi, Elio Srednik. Sono entrati nel merito dell'allestimento scenico, che debutterà al Teatro Comunale di Pergine l'11 novembre prossimo, l'autore del testo drammaturgico, Claudio Morelli, e i registi Elena Galvani e Jacopo Laurino.

Tarter sottolinea come “per la prima volta le federazioni si uniscano a sviluppare uno spettacolo teatrale. Un progetto partito dall’idea di partecipare alle commemorazioni per il centenario della Grande Guerra. La parola parlata spetterà a Cofas – precisa Tarter -, quella suonata ai corpi bandistici, la cantata ai cori, il linguaggio affidato al movimento del corpo sarà interpretato dai gruppi folk di Feccrit”.

Il testo di Morelli viene dalla sceneggiatura del diario di Arturo Dellai, “testimonianza straordinariamente interessante - spiega lo stesso Morelli - perché narra la storia di un soldato che il 2 agosto ‘14 parte per la Galizia. Ferito in modo grave durante il primo combattimento, è ricoverato a Leopolda, poi viene fatto prigioniero dei russi, ed è quindi costretto a lavorare in miniera e in campagna. Attraverso una serie di vicende, delle quali in molti casi non comprende la portata storica, ritornerà a casa sei anni più tardi”.

Ecco la breve trama: siamo nel 1914 e, un anno dopo aver concluso il servizio militare, Arturo viene improvvisamente chiamato a combattere la guerra vera. Aveva iniziato a lavorare come pastaio nel suo paese, Pergine Valsugana, convinto che la pasta sarebbe diventata presto un prodotto molto richiesto, e aveva “messo gli occhi” su Antonia, sperando di poter costruire al suo fianco il futuro. Ma la sua vita viene stravolta dallo scoppio della Grande Guerra. E così Arturo parte per Leopoli, prima tappa di un lungo viaggio che durerà fino al 1920 e che lo porterà a girare quasi tutto il mondo: Leopoli, Kiev, Mar d'Azov, Siberia, Cina, Singapore, Isola di Ceylon, Aden, Suez, Porto Said, Brindisi, Trieste. Sono queste solo alcune delle tappe toccate da Arturo, in un viaggio che ha le caratteristiche dei percorsi iniziatici degli eroi delle fiabe, che partono ragazzi per tornare uomini, dopo aver superato le prove più dure.

Nel campo di prigionia di Kiev viene spinto a dichiararsi italiano in cambio della speranza di un veloce ritorno a casa, come molti altri trentini partiti nelle fila dell’esercito austroungarico. 

Di Arturo e della sua avventura rimangono frammenti straordinari custoditi dal figlio. Ci sono il diario, la cartina su cui una riga rossa traccia il percorso del grande viaggio, la pallottola “amica” che l’ha colpito solo pochi giorni dopo l’inizio dei combattimenti, un album di cartoline comprato a Pechino, le medaglie al merito, le madonne nere e i santi scuri dipinti su legno che lo colpirono tanto nelle case dei contadini ucraini. 

Il testo originale di Claudio Morelli è stato affidato per la messa in scena alla collaudata coppia di registi professionisti formata da Elena Galvani e Jacopo Laurino che hanno provveduto ad assemblare uno spettacolo che vede la componente drammaturgica, alla cui messa a punto ha collaborato il commediografo Luigi Lunari, arricchita da un appropriato commento musicale e dall'esecuzione di alcune danze popolari.

Saranno nove gli attori in scena, appartenenti a sette diverse compagnie: Filodrammatica “R. Dallagiacoma” di Predazzo, Associazione culturale “Le Voci di Dentro” di Mezzolombardo, Circolo culturale filodrammatico di Ischia, Gruppo filodrammatico “Coredano” di Coredo, “El filò de la Val Rendena” di Pinzolo, Filodrammatica “Nicola Parrotta” di Lavis e l’Associazione teatrale “Alense” di Ala. Il giovane attore Roberto Morandini è stato chiamato a dare voce al personaggio di Arturo Dellai e al suo fianco reciteranno Stefano Maestrelli (Anderle), Stefano Tavernini (Comper), Nicola Tavonatti (Fruet), Sarah Bortolotti (ragazza di Pergine e Crocerossina), Mandy Marzari (ragazza di Pergine), Liuba Maestranzi (Antonia), Renzo Brugnara (Avanzo) e Juri Bellotti (ragazzo istriano).

La componente musicale avrà per protagonisti in palcoscenico i cantori della sezione giovanile del Coro “Piramidi” di Segonzano” e del “Coro Highlight” di Pergine Valsugana preparati e diretti da Roberto Mattevi e Matteo Ferrari, mentre nel “golfo mistico” si posizionerà il Corpo bandistico “Pederzini” di Lizzana diretto da Andrea Loss. Saranno eseguiti canti di guerra (Sui Monti Scarpazi, Oilà Maruska e qualche altro) e fra le esecuzioni strumentali non mancherà la marcia tradizionale Mir sien die Kaiserjaeger. Toccherà infine al Gruppo Folk di Pieve Tesino coordinato da Alda Zampiero portare sulla scena il ballo popolare danzando anche sulle note della celebre Kalinka.  

«Son partito giallonero e ritorno tricolor» debutterà venerdì 11 novembre alle 20.30 al Teatro Comunale di Pergine Valsugana dove, alla tessa ora, sarà in replica anche il giorno successivo. Lo spettacolo sarà presentato quindi venerdì 18 novembre con inizio alle 20.45 al Teatro Auditorium di Trento e venerdì 25 novembre, sempre alle 20.45, al Teatro “Zandonai” di Rovereto.  


26/10/2016