Uomini, boschi e prati. Paesaggi dell'umanità

Un'ascesa reale e metaforica non solo di bellezza e di biodiversità, ma anche di genti e di cultura

«A seguito del riconoscimento Unesco, del giugno 2015 – spiega la coordinatrice del MaB Biosfera Unesco Micaela Deriu – i territori coinvolti hanno lavorato assieme per definire un programma di attività e di iniziative, e la scelta di iniziare con questa mostra mira a ricordare le profonde motivazioni culturali del riconoscimento che, voglio sottolinearlo, non prevede né consente la creazione di nuovi vincoli territoriali. La mostra vuole essere un invito rivolto alle comunità locali, alle istituzioni e alle persone che abitano e vivono questi territori a rafforzare la consapevolezza del valore e dell'alta qualità dell'ambiente, prodotto e mantenuto fino ad oggi, e l'impegno nel proseguire quel rapporto virtuoso tra le attività dell'uomo e la gestione del suo territorio. Tutte le attività promosse dal MaB Biosfera Unesco sono finanziate dalla Provincia autonoma di Trento, dai Bim del Sarca Mincio Garda e del Chiese, e dalle Comunità di Valle delle Giudicarie e dell'Alto Garda e Ledro».

Nella ricorrenza del suo 50° compleanno Casa degli Artisti di Tenno apre sabato 1 aprile (inaugurazione alle 18) la propria stagione di attività culturale festeggiando il paesaggio, quello cui Unesco ha riconosciuto la prestigiosa qualifica di Riserva della biosfera. Un paesaggio che si estende dalle Alpi ledrensi al Tennese, dalle Giudicarie esteriori alle alte quote delle Dolomiti di Brenta, in un'ascesa reale e metaforica non solo di bellezza e di biodiversità, ma anche – nello spirito della Riserva della biosfera – di genti e di cultura, di manufatti e di cura del territorio, di persone e di vicende umane. La mostra «Uomini, boschi e prati. Paesaggi dell'umanità», dichiara subito, esplicitandoli nel titolo, quali sono i protagonisti e la reale sostanza di questo territorio, e racconta il valore e le caratteristiche dell'importante riconoscimento di Unesco. Fino all’11 giugno. 

La mostra inizia con una sezione introduttiva che illustra le caratteristiche del riconoscimento MaB biosfera Unesco «Alpi Ledrensi e Judicaria – Dalle Dolomiti al Garda». La sezione centrale, «Uomini», propone i volti del passato, quelli delle persone che hanno curato, custodito e infine consegnato alle generazioni successive il territorio; ai loro, sono accostati i volti del presente, cioè degli uomini e delle donne (e le rispettive storie) che oggi hanno scelto di stare nei boschi, nei prati e sugli alpeggi, affidandosi a pratiche innovative e alla tecnologia per tenere in vita l’antico rapporto con la terra e le bestie, in una reciprocità con la natura di cui Unesco ha riconosciuto scientificamente e certificato il valore. 

La sezione successiva è dedicata ai boschi, dei quali racconta la bellezza e la forza evocativa; prima di arrivarci, una saletta è tutta per l’orso, narrato da una serie di fotografie di Massimo Vettorazzi. L’esposizione è chiusa dalla sezione «Prati» dove per la prima volta è esposto nella sua completezza l'erbario dell'Ecomuseo della Judicaria, costituito da ottanta specie raccolte negli anni dal botanico Marco Merli. 

La mostra è promossa da MaB Biosfera Unesco «Alpi Ledrensi e Judicaria dalle Dolomiti al Garda» in partnership con i territori coinvolti: Apt Garda Trentino, Apt Terme di Comano, Consorzio turistico Valle di Ledro, Consorzio turistico Valle del Chiese, Ecomuseo della Judicaria e tutti i Comuni parte del MaB: Bleggio Superiore, Bondone, Comano Terme, Fiavé, Ledro, Riva del Garda, San Lorenzo Dorsino, Stenico, Storo e Tenno.

La mostra è curata da Roberta Bonazza con il supporto di Franco Pivetti, per il coordinamento della Casa degli Artisti «Giacomo Vittone».

Roberta Bonazza - curatrice

29/03/2017