XV Giornata Nazionale delle Dimore Storiche Italiane

Torna l’appuntamento gratuito con il più grande museo diffuso d’italia

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, la Federazione Italiana Amici dei Musei (FIDAM) e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep) e ha ricevuto il patrocinio di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, di ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani, della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e del Ministero della Cultura. Media partner dell’evento saranno la TGR e Rai Pubblica Utilità.
“Il patrimonio culturale privato in Italia rappresenta una risorsa fondamentale per lo sviluppo del Paese. Con oltre 43.000 dimore storiche censite, il nostro Paese ospita il più grande museo diffuso d'Italia che racconta l'identità delle comunità locali” Così Giacomo di Thiene, Presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane. “La nostra Giornata Nazionale, che giunge alla quindicesima edizione, è ormai una vera e propria tradizione che celebra la bellezza e la storia italiana. Una manifestazione di cui andiamo molto fieri non solo per la quantità di pubblico che oramai coinvolge, ma per la sua capacità di raccontare alla società e alle istituzioni l’impatto occupazionale ed economico che i beni culturali generano sul territorio valorizzando tradizioni e competenze locali; valorizzando la nostra memoria e a partire da essa contribuire allo sviluppo di un futuro sostenibile in cui il capitale umano divenga un fattore strategico e aggiuntivo per la crescita” conclude di Thiene.
Circa 20 mila dimore storiche private accolgono visitatori nell’arco dell’anno a dimostrazione del loro ruolo di attrattori culturali e turistici e della loro capillarità sul territorio. l’11% si trova nei piccolissimi comuni con meno di 2.000 abitanti, il 17% in quelli con meno di 5.000 abitanti; complessivamente il 54% è situato in centri abitati con meno di 20.000 residenti. Inoltre, una dimora su quattro si trova in contesto rurale. Questi dati sottolineano l'importanza delle dimore storiche nel contrastare lo spopolamento delle aree interne e favorire lo sviluppo delle imprese artigiane legate alla manutenzione di questi beni oltre alla diversificazione dei flussi turistici, portando benefici economici anche alle aree meno frequentate dai grandi circuiti internazionali. Negli ultimi anni, infatti, il turismo di prossimità ha registrato una crescita significativa raggiungendo 34 milioni di visitatori annui e offrendo nuove prospettive per la valorizzazione delle dimore storiche.

Le Dimore Storiche del Trentino rappresentano un patrimonio architettonico e culturale di straordinario valore, testimone della storia, dell’arte e dell’identità del territorio alpino. Castelli, palazzi nobiliari, ville di campagna e residenze signorili punteggiano le valli e le montagne, raccontando il passato di una terra di confine, attraversata da influenze italiane, germaniche e ladine.
Queste dimore, spesso risalenti al periodo tra il Medioevo e il XVIII secolo, si distinguono per le loro architetture fortificate, i cicli di affreschi rinascimentali, le logge eleganti, gli stemmi scolpiti e gli interni finemente decorati. Alcune furono sedi di famiglie nobili trentine e ospitarono imperatori, artisti ed intellettuali. Le dimore storiche del Trentino non sono solo edifici, ma luoghi vivi che conservano la memoria collettiva del territorio e offrono uno sguardo autentico sulle sue radici.
Domenica 25 maggio Castel Vigolo a Vigolo Vattaro, Castel Ivano a Castel Ivano, Palazzo Aliprandini a Livo, Palazzo Arzberg Freihaus a Arsio e Villa Margon a Ravina di Trento saranno aperti per visite guidate gratuite in grande parte condotte dai proprietari che offriranno al pubblico uno sguardo autentico sulle radici storico culturali del territorio.

I Giardini e cortili dei Palazzi Barocchi del centro Storico di Ala. Ala conobbe tra Sei e Settecento un periodo di grande prosperità grazie alla raffinata produzione del velluto di seta, destinato alle corti europee e al clero. Le famiglie alensi, coinvolte nella filiera serica - dalla bachicoltura alla tessitura - accumularono ricchezze considerevoli. Questo benessere si tradusse nella costruzione di eleganti palazzi barocchi e nell’arricchimento culturale della città, che divenne un importante centro borghese e mercantile del Trentino.
I giardini storici di Ala rappresentano un raffinato esempio di arte paesaggistica settecentesca. Annessi a palazzi nobiliari, questi spazi verdi univano funzione estetica e simbolica, con geometrie regolari, siepi potate, statue e fontane. Testimoniano il gusto aristocratico dell’epoca barocca e l’apertura culturale della città, offrendo oggi un raro scorcio di eleganza e storia immersi nella quiete del centro storico. Domenica 25 maggio saranno visitabili i giardini di Palazzo Taddei, Palazzo Malfatti Scherer, Palazzo Angelini, Palazzo De’Gresti Filippi, Palazzo De’Pizzini von Hochenbrunn, Palazzo De’Pizzini von Hochenbrunn di Lenna, Museo del Pianoforte antico e Palazzo Azzolini.
Gionata Nazionale ADSI 2025: Per la Regione Trentino Alto Adige / Südtirol partecipano quest’anno quattordici dimore organizzate in visite guidate individuali e in visite a circuito per i sette giardini e cortili di Ala. Aderiscono all’iniziativa del 2025:
Castel Vigolo a Vigolo Vattaro
Castel Ivano a Castel Ivano
Castel Pergine a Pergine
Palazzo Aliprandini a Livo
Palazzo Arzberg Freihaus a Arsio
Villa Margon a Ravina di Trento
Castello Schloss Moos a Appiano/Eppan
Ala:
Palazzo Taddei
Palazzo Malfatti Scherer
Palazzo Angelini
Palazzo De’Gresti Filippi
Palazzo De’Pizzini von Hochenbrunn
Plazzo De’Pizzini von Hochenbrunn di Lenna
Museo del Pianoforte antico
Palazzo Azzolini

Adsi sez. Trentino Alto Adige / Südtirol

14/05/2025