Y Generation Festival

I linguaggi della danza dei più giovani attraverso un ricco cartellone di venti appuntamenti

Valorizzare il linguaggio della danza giovanile attraverso un’azione condivisa: è questo il cuore di Y Generation: il festival di danza per le nuove generazioni che dal 17 al 20 ottobre torna a Trento per la III edizione. L’iniziativa, promossa dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara con la direzione artistica di Giovanna Palmieri, è stata presentata nell’ambito di Cultura Informa, in collaborazione con la Federazione provinciale Scuole materne e il Muse.

Un format che si basa sulla scelta di venti appuntamenti, con quattro prime nazionali per quanto riguarda gli spettacoli esteri, una vetrina che si apre dunque al confronto con quanto fatto anche fuori dall’Italia. In particolare sono il nord di Belgio e Olanda, le zone di confine tra l’Austria e i Balcani e infine l’area mediterranea di Spagna e Italia i paesi che quest’anno intrecciano i loro linguaggi artistici.

Due le principali novità di questa edizione: la sezione CollaborAction KIDS, nuova azione del network Anticorpi XL che vuole offrire attenzione e visibilità alla produzione italiana di danza rivolta al pubblico giovane (dai 3 ai 14 anni) e la collaborazione con il Muse che ospita la performance Genoma Scenico di Nicola Galli.

Molto forte sarà il legame con il territorio locale, grazie anche al coinvolgimento delle scuole di danza trentine in diverse momenti del programma.

“Il festival è nato fin dall’inizio come un atto di provocazione e stimolo nei confronti del teatro ragazzi e della danza perché i due linguaggi si incontrassero e parlassero tra di loro – spiega la direttrice artistica -. Se per ciascuna delle edizioni volessimo scegliere una parola chiave, ‘incontro’ sarebbe quella del primo anno,  ‘condivisione’ quella del 2017, mentre per il programma di quella che presentiamooggi proporrei ‘intreccio’ nel senso di un incontro e una condivisione rafforzati”.

Il cartellone si compone di una parte formativa e di una legata invece agli spettacoli, con un’attenzione particolare riservata a temi quali: crescita, diversità, tecnologia, relazione adulto-bambino, declinati in base all’età degli spettatori, dai 3 anni fino al pubblico adulto di adolescenti e famiglie.

La sezione “Step by step” inaugura l’iniziativa con Guardami , un laboratorio-incontroa cura di Compagnia Abbondanza/Bertoni presso la sala prove del teatro Sociale di Trento (dai 6 ai 10 anni, dal 25 settembre al 19 ottobre, vari orari http://yfestival.it/event/guardami/ ).

Nell’ambito della mostra Genoma, inoltre, attraverso il lavoro site specific dell’artista Nicola Galli, dal 13 al 19 ottobre sarà realizzata la performance Giardino motorio, basata sulla relazione interattiva tra spettatore e danzatore (età dai 13 anni, http://yfestival.it/event/giardino-motorio-genoma-scenico/ .)

Dagli 11 anni in poi, il 16 e il 17 ottobre avrà luogo un laboratorio in cui i danzatori della Compagnia olandese Arch8 condurranno i partecipanti a conoscere e sperimentare il parkour non tanto come esercizio atletico ma come espressione di una danza che trova la sua essenza nella forte  e diretta comunicazione con il pubblico  utilizzando gli  spazi urbani ( http://yfestival.it/event/workshop-parkour/ )

Tra il 17 e il 20 ottobre si entra nel vivo di Y Generation, con quattro giorni di intensa programmazione. Dal cartellone segnaliamo, per i bambini delle scuole materne Dance Museum (17 e 18 ottobre), installazione performativa del collettivo croato VRUM in prima nazionale, e il workshop-performance Taller espectàculo (20 ottobre) della compagnia spagnola Da.te Danza. Bimbi in scena anche in Pop up garden (19 ottobre) della compagnia toscana TPO che propone uno spettacolo dedicato alla natura.

Si rivolgono ai bambini delle elementari i progetti delle altre compagnie italiane coinvolte. A partire dallo spettacolo vincitore del Premio Scenario Infanzia 2017, Da dove guardi il mondo? (17 ottobre) di Valentina dal Mas, co-produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni e Teatro La Piccionaia che affronta in modo leggero il delicato tema dell’apprendimento e della diversità di ogni bambino nei modi e tempi di crescita.

È un viaggio tra ombre, musica e arte L’Uccello di fuoco (17 ottobre) di Teatro Gioco Vita, ed è proposto invece in forma di studio No te hubiera conocido e non ti avrei mai incontrato (19 ottobre) de I Teatri Soffiati, compagnia trentina che ha lavorato per diverso tempo con bambini delle scuole per dar vita ad un progetto incentrato sul tema del viaggio e degli incontri tra culture.

Rivolte a tutti sono anche le altre due prime nazionali in programma al Teatro Sociale: gli austriaci Hungry Sharks presentano #fomo – the fear of missing out (18 ottobre)concitataperformance che mixa i diversi stili hip hop.  Interpreti ancora più giovani in Horses dei belgi Kabinet K (19 ottobre) in cui cinque bambini e cinque adulti condividono un percorso tra musica dal vivo e danza per raccontare di fiducia totale e incondizionata.

Da non perdere, il 17 ottobre alle 18 in piazza Battisti The NELKEN-Line by Pina Bausch, un flash mob lanciato dalla Pina Bausch Foundation che invita tutti, professionisti e amatori, a danzare, rendendo omaggio alla coreografa tedesca che con il Tanztheater Wuppertal ha segnato la storia del teatrodanza dagli anni ‘70 sino alla sua scomparsa nel 2009.

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20/09/2018