Ars Modi - L'arte del Modo

Convegno

Con l’inizio del nuovo anno riprendono le iniziative di approfondimento sulla composizione musicale che la sede staccata del Conservatorio “Bonporti” organizza a Riva del Garda. Martedì 20 gennaio ad ore 16 (presso la sede del conservatorio in Largo Marconi) si terrà il primo appuntamento con il ciclo “Incontri di analisi e composizione”. Ospite dell’evento è il Prof. Edoardo Bruni, docente di Lettura della Partitura presso la sede rivana, che parlerà delle nuove frontiere della scrittura musicale spiegando la sua teoria dell’Arte del Modo.

Partendo dalla sua tesi di dottorato del 2005 sulla "Sistematica delle altezze", Bruni parlerà di Pan-modalità e della sua impresa programmatica di scrivere 352 meta-composizioni, una per ogni scala, suddivise in 2048 composizioni, una per ogni modo. L’ingresso è libero e gratuito.

Edoardo Bruni è pianista e compositore. Diplomato in pianoforte col massimo dei voti presso i Conservatori di Trento e di Rotterdam, si è perfezionato con Cohen, Berman, Delle Vigne, Schiff, Margarius. Svolge attività concertistica in Italia ed in Europa come solista ed in formazioni cameristiche (suona con la pianista Monique Ciola, la violinista Patrizia Bettotti, l'armonicista Santo Albertini e l'ensemble jazz “Garnerama”) e si è esibito in cartelloni prestigiosi in cui comparivano anche artisti del calibro di Yo Yo Ma, Canino, Pogorelich, Bollani, Campanella, Bahrami. Diplomato in composizione col massimo dei voti presso il Conservatorio di Trento, si è perfezionato con Mullenbach, Corghi, Bacalov. Sue composizioni sono state eseguite in Italia ed Europa in oltre 150 concerti. E' laureato in filosofia presso l'Università di Padova ed è dottore di ricerca in musicologia delle Università di Trento e di Paris 4 - Sorbonne. Ha insegnato presso la Scuola Musicale Giudicarie (Tione di Trento) ed i conservatori di Verona, Padova, Trento, Siena, Frosinone. Attualmente insegna presso il conservatorio di Trento (Lettura della Partitura). Basandosi sui principi da lui definiti e formalizzati dell'estetica della catarsi e della tecnica della pan-modalità, sta ora realizzando il progetto compositivo "Ars Modi - L'Arte del Modo", in cui propone una nuova "via di mezzo" compositiva, diversa dalle due vie che hanno predominato nel Novecento: l' "estetica del malessere - atonalità estrema" da una parte, e l' "estetica dell'ingenuità - tonalità tradizionale" dall'altra.

Ars Modi - L'Arte del Modo

una nuova prospettiva per la composizione musicale

La Set Theory americana, dal 1950 in poi, ha fatto luce in maniera sistematica su uno dei più importanti aspetti della tecnica della composizione musicale, ovvero la classificazione di tutti gli insiemi di altezze (ovvero, di tutte le scale e tutti gli accordi) nel temperamento equabile duodecimale. Edoardo Bruni, nella sua tesi di dottorato "Sistematica delle altezze" (2005, Paris IV Sorbonne - Trento) ha approfondito l'analisi del problema, estentendolo anche ai temperamenti equabili non duocecimali, analizzando e catalogando le proprietà già note degli insiemi di altezze ed identificandone anche alcune di nuove, e soprattutto proponendo di vedere tutta la questione da una prospettiva diversa da quanto era stato fatto fino ad allora. Infatti la Set Theory è nata ed è esistita come una disciplina volta all'analisi ed alla composizione della musica atonale, come tesimoniano gli stessi titoli delle opere principali (Allen Forte: "The Structure of Atonal Music"; George Perle: "Serial Composition and Atonality"). Edoardo Bruni propone invece di sfruttare gli studi fatti sulla classificazione degli insiemi di altezze non più in ottica "atonale" ma "tonale": gli insiemi di altezze, che sono 352, non sono più solo delle "serie", ma diventano 352 possibili "scale" (insiemi di note non gerarchizzate), che possono generare 2048 modi (insiemi di note gerarchizzate). Si crea così una "via di mezzo" nuova, la tecnica compositiva della "Pan-Modalità": né la tonalità tradizionale, né la atonalità tradizionale, ma un sistema in cui vengono usati in maniera tonale/modale (ovvero con una tonica/finalis e una gerarchia interna) scale/modi atonali/non tradizionali.

Questa "via di mezzo" trova un suo corrispettivo anche dal punto di vista dell'estetica, permettendo di evitare i due estremi su cui si è polarizzata la ricerca compositiva in tutto il XX secolo: da un lato l'estetica del malessere, basata sull'assunto adorniano secondo cui la musica deve essere non piacevole ma di denuncia, mostrando i mali della società e dell'uomo; dall'altro, l'estetica dell'ingenuità, basata sull'idea diametralmente opposta che la musica deve essere semplice e piacevole all'ascolto, senza alcun tipo di problematizzazione. Si può uscire da questo dualismo, riportando la musica ad un classico "giusto mezzo", in cui l'espressività, la complessità e la ricerca si coniughino con la comunicabilità e la comprensibilità. Il termine "Estetica della Catarsi" vuole descrivere tutto ciò, un po' ispirandosi all'idea aristotelica della funzione catartica della musica (liberazione/purificazione delle emozioni e dalle emozioni), un po' suggerendo che è ora di liberarsi/purificarsi dalle due estetiche inattuali del malessere e dell'ingenuità.

Edoardo Bruni propone una sintesi estetico-tecnica tra Pan-Modalità e Estetica della Catarsi nel suo progetto compositivo Ars Modi - L'Arte del Modo, in cui intende scrivere 352 meta-composizioni, una per ogni scala, suddivise in 2048 composizioni, una per ogni modo; ogni meta-composizione raggruppa composizioni basate sui differenti modi generati da una stessa scala.


organizzazione: Conservatorio di musica F.A. Bonporti