C'è dell'Arte, perBacco!

Mostra
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La mostra "C'è dell'Arte, perBacco!", curata da Fiorenzo Degasperi e Warin Dusatti al Museo della Città, illustra il fenomeno, sempre più presente, delle "etichette d'artista", dove in uno spazio di pochi centimetri non si ritrova più la semplice confezione di un prodotto, ma un vero proprio wine design che interpreta l'identità dei committenti e il loro storytelling.

Il connubio tra il mondo dell'arte e il vino ha origini antiche. Molti artisti hanno tratto ispirazione da libagioni e bottiglie, in tutte le epoche: basti pensare agli affreschi degli antichi romani, al Bacco di Caravaggio (1596-1598), al Bar delle Folies-Bergère di Manet (1881-1882), oppure a La bottiglia di vino di Pablo Picasso (1925). 
Diverso è il frequente ricorso alla creatività artistica da parte dei titolari delle più importanti aziende vinicole che commissionano agli artisti la definizione della propria immagine e della propria identità, con un incontro tra vino e arte che si sviluppa nello spazio delle etichette. 

A riprova di ciò, sono in esposizione le bottiglie delle cantine della Vallagarina e della collezione privata della cantina Mauro Poli di Santa Massenza con etichette ispirate a quadri famosi di pittori locali ma anche veri e propri progetti di residenza d'artista, in cui il dipinto esposto dialoga con il prodotto imbottigliato.

Non manca un'ala della mostra, ricca di opere della collezione d'arte della Fondazione Museo Civico e di privati, in cui ammirare una selezione di nature morte a partire dall'Ottocento fino ai giorni nostri che richiamano paesaggi e abitudini alimentari, e che vedono spesso l'uva protagonista delle tavole e dei paesaggi lagarini. 

L'esposizione presenta due narrazioni distinte, ma intrecciate, che si possono seguire partendo dall'una o dall'altra suggestione, ed è suddivisa in tre grandi macro aree:

◆ La natura morta come un'antropologia dei sensi, nella quale si possono ammirare le nature morte degli artisti trentini. 

◆ Metamorfosi, laddove frutta e ortaggi diventano oggetto di pubblicità, come in quella della bibita Cipriani dipinta da Attilio Lasta, o del lavoro faticoso nei campi, come nell'opere di Tullio Garbari e Remo Wolf. 

◆ Etichetta d'artista, dove si possono vedere le opere originali, poi stampate sulle etichette, di importanti artisti come Ennio Finzi, Mauro Cappelletti, Maurizio Giongo, Giuseppe Debiasi, Simone Berti e tanti altri. 

Accompagna le macro aree una sezione dedicata a Fortunato Depero e al suo rapporto con il mondo pubblicitario. 

INCONTRI

 Giovedì 25 gennaio 2024 | ore 18 
Sacralità della vite, del vino, dell’arte
con Fiorenzo Degasperi 

Dal tralcio di vite romanico scolpito sul duomo di Trento alla pittura astratta delle etichette, vere e proprie porte regali per un altrove, transitando per le alchemiche metamorfosi della vite e del vino, si delinea un percorso di immagini simboliche tese a giungere allo spirito attraverso i sensi.

 Giovedì 8 febbraio 2024 | ore 18.00
La magnifica figurazione. Gli artisti trentini del ‘900 e la natura morta
con Warin Dusatti

La figurazione, intesa come rappresentazione pittorica della realtà che mantiene l’aderenza con il rappresentato, dunque la sua intellegibilità è, negli artisti presenti in mostra, il filo conduttore che li unisce a partire dagli anni a cavallo dell’Ottocento per arrivare fino al tardo Novecento. La conferenza intende, attraverso la vita e le opere dei Maestri trentini, evidenziare questo aspetto e ricercarne, dove possibile, le eventuali motivazioni storico - aristiche.

Sala delle Idee del Museo della Città
Via Calcinari, 18 - Rovereto 

Costi

Ingresso gratuito

Info
Fondazione Museo Civico di Rovereto
T 0464 452800
museo@fondazionemcr.it