Concier di testa

Presentazione ufficiale del CD "Concier di testa" dell'Orchestra popolare delle Dolomiti

Incontri e convegni , Musica
[ www.orchestrapopolaredelledolomiti.it]

CONCIER DI TESTA

Ballabili e canzoni dai Monti Pallidi

È in uscita in questi giorni il primo CD dell’ Orchestra popolare delle Dolomiti, lavoro autoprodotto e distribuito da Felmay, che ci presenta un repertorio interessante e in gran parte inedito legato al territorio delle Dolomiti, una delle zone di montagna più belle al mondo che l’UNESCO ha dichiarato patrimonio dell’Umanità.

Complessivamente - in questa elegante registrazione effettuata nel maggio 2014, corredata da un corposo booklet con splendide immagini in bianco e nero - possiamo ascoltare oltre trenta differenti melodie, proposte in forma di suite, con denominazioni in alcuni casi curiose (concier di testa, berlingozza, pia, bettina, etc.) in altri più note come per il valzer, la manfrina, la quadriglia, la villotta, il varsovien, la sottis o la gavotta.

I brani, in buona parte, sono stati arrangiati a partire dai preziosi manoscritti trovati a Borca di Cadore, qualche anno fa, e pubblicati nel volume di R. Tombesi, F. Ganassin e T. Luison, Ballabili antichi per violino o mandolino, un repertorio dalle Dolomiti del primo ‘900 (ed. Nota, Udine 2012.

Ma il CD è arricchito anche da altri motivi sia strumentali che cantati, legati ai diversi territori e a diverse tematiche. E non mancano i classici del repertorio montanaro, come “la Pastora”, o d’autore come l’intenso “Stelutis Alpinis” in lingua friulana.

La direzione musicale, l’orchestrazione e gli arrangiamenti sono di Francesco Ganassin con il contributo di Roberto Tombesi.

L’idea che muove l’Orchestra è quella di ridare dignità culturale ed estetica, nonchè una maggiore visibilità ai repertori di musica e danza dell'area alpina, stimolando l’interesse di un pubblico vasto, delle agenzie educative e d’informazione e degli ambiti di ricerca storica e musicale.

Ma l’impresa dell’Orchestra popolare delle Dolomiti, ha anche una valenza esistenziale per quella rete di appassionati, ricercatori, musicisti e ballerini che da decenni ormai operano sul territorio nella conservazione e nella riproposta di repertori tradizionali in chiave moderna.

L’ensemble, che si compone di circa venti musicisti, nasce infatti dall’incontro dei seguenti gruppi, oltre che da singoli musicisti, del Triveneto:

Abies alba (Trentino), Al Tei (Belluno), Bandabrian (Veneto), Calicanto (Veneto), Compagnia del fil de fer (Trentino), Mideando string quintet (Veneto), Pasui (Alto Adige/Südtirol), Quartetto Neuma (Trentino), Zephiros (Veneto).

E si rivolge anche al mondo dei danzatori con un saggio di Guglielmo Pinna che, sulla base di interviste e ricerche sul campo svolte nell’autunno 2014, ricostruisce la coreografia della manfrina di Borca di Cadore e la offre come contributo ad una possibile rivitalizzazione della pratica a partire dai gruppi che si occupano di ballo folk.

Sempre in equilibrio tra le atmosfere del ballo antico, gli episodi narrativi o lirici, e i ritmi delle feste popolari che animavano le vallate alpine delle Dolomiti, il CD sa emozionare l’ascoltatore attingendo ad un ampio spettro di colori e timbri sonori, valorizzati da arrangiamenti originali, ma sempre rispettosi delle fonti. Una proposta accattivante e poetica che dal vivo sa essere molto coinvolgente e divertente, per qualsiasi pubblico.

La composizione dell’Orchestra presenta una sezione di plettri (mandolini, mandole, chitarre), una sezione di archi (violini, violoncelli e contrabbasso), una sezione di fiati (traverso, ottavino, schwegelpfeife, cornamuse, flauti dritti, ocarine), arpa, zither, organetto diatonico, armonium, percussioni tradizionali e domestiche. Una considerazione speciale per le voci: in prima fila come protagoniste quelle femminili, intense e raffinate, mentre gli interventi maschili rimandano ad una modalità di canto a voce libera come si faceva un tempo in tutto l’Arco alpino.

La produzione è stata sostenuta dalla Fondazione Dolomiti Dolomiten Dolomites Dolomitis UNESCO, dalla Cassa rurale di Aldeno e Cadine, dall’Associazione Italiana Cultura e Sport (AICS) e da INIS – Italie Nord-Isere.

Tra i testi del booklet che sono tradotti in inglese e tedesco vi sono interventi, saggi e commenti di Marcella Morandini, Pietro Bianchi, Carmine Ragozzino, Antonio Carlini, Roberto Tombesi, Guglielmo Pinna, Francesco Ganassin, Modesto Brian e Domenico Zamboni.

Concier di testa è un modo di dire cadorino traducibile con “sale in zucca” o “testa fina” ma anche un sottinteso consiglio ad aver giudizio.


organizzazione: Orchestra popolare delle Dolomiti