Dal battesimo all'albero genetico

Cinema

"DALLA MEMORIA DELL'UOMO ALLA MEMORIA DELLA TERRA"
IV incontro: La memoria dell'uomo

“Dal battesimo all'albero genetico”

Soggetto e coordinamento scientifico del progetto Casimira Grandi, docente di Storia Sociale presso l'Università degli Studi di Trento
e con la partecipazione di Claudio Del Frari, regista e documentarista "Dalle parole alle immagini"

Proiezione del documentario Dal battesimo all'albero genetico.
Per una valorizzazione delle fonti nominative eccelstatisiche

Il documentario "Dal battesimo all'albero genetico" origina dall'attività del seminario permanente Nomi&Memoria, che sancisce la collaborazione tra l'Archivio Diocesano Tridentino e il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell'Università degli Studi di Trento nell'ambito degli studi di Storia demografica e sociale. Lo studio della dinamica storico-demografica naturale e sociale, finalizzata alla new heritage prespective, è una connotazione di metodo che consente di indagare il passato in funzione dell'interezza dei tempi e di una globalizzazione fatta di particolarismi. Grazie alla specificità della documentazione conservata presso l'Archivio Diocesano di Trento, che trova peculiare riscontro nella territorialità alpina del Trentino, si è consolidata una linea di ricerca transdisciplinare e comparativa che ha sviluppato ottimali applicazioni anche in ambito genetico internazionale. Il sacro e il profano si fondono nelle fonti nominative ecclesiastiche, dove il nome ci rende coscienti della nostra diversità rispetto agli altri, delineando l'identità personale che la memoria storica dei registri parrocchiali aiuta a valorizzare in identità allargate attraverso le genealogie: sino a prefigurare il sentimento di appartenenza, che nell'era della globalizzazione aiuta a non smarrirsi. Queste fonti, infatti, hanno un significato molto più rilevante di quanto si desume dalla loro diretta lettura, contengono informazioni che radicano l'individuo all'appartenenza sociale e territoriale, rispondendo alla diffusa necessità di avere un luogo dove andare con la memoria per combattere con i ricordi lo smarrimento di tanti cittadini del mondo. una moltitudine di studi si è sviluppata dalle pagine dei registri parrocchiali, proponendo concretamente come il futuro si nutre di passato, sia nello spazio interiore della memoria sia nelle mappature genetiche, così da stabilire l'indissolubile legame tra chi ci ha preceduto e chi ci sarà dopo di noi.
La conferenza vuole presentare il lavoro di ricerca da cui è scaturito il documentario che sarà proiettato al pubblico.

Il Club UNESCO di Trento e la Società di Scienze Naturali del Trentino hanno voluto realizzare una rassegna che trattasse l'importante tema della Memoria legata sia agli aspetti umanistici sia a quelli più prettamente scientifici.
Il titolo "Dalla memoria dell'uomo alla memoria della Terra" vuole infatti mettere in evidenza quanto sia l'umanità sia la natura abbiamo costruito degli archivi complessi che, per vari motivi, possono essere minacciati di obsolescenza e distruzione.
Mai come oggi, dunque, in un'epoca storica nella quale l'uomo sta "mappando" le tecniche di memoria utilizzate dal mondo naturale, è indispensabile essere consapevoli della necessità di garantire un futuro alla memoria, in tutte le sue forme.
Il primo incontro è stato dedicato alla memoria scritta dell'uomo, alla sua digitalizzazione e alle strategie di organizzazione e di conservazione.
La seconda parte della rassegna ha voluto promuovere un interesse collettivo nei confronti della conservazione del patrimonio naturale, analogo a quello che, nel corso della storia, si è verificato per il patrimonio culturale, oggi ancora, con fatica, considerati come diverse espressioni di un’unica realtà.
La terza parte della rassegna torna ancora alla memoria dell'uomo e in particolare approfondisce da un lato (evento del 21 novembre 2014) la tematica degli archivi nominali ecclesiastici come fonti indispensabili per ricostruire la memoria, l'identità e la genetica di un individuo e della sua appartenenza sociale e territoriale e dall'altro (evento del 25 novembre 2014) la dimensione della presenza della natura (alberi e piante) nella Bibbia, documento patrimonio dell'umanità di inestimabile valore.
La memoria individuale e la memoria collettiva sono state coinvolte negli ultimi decenni, in modo meno frequente e meno corale nel testimoniare il passato del territorio dal punto di vista ambientale, ecologico e del paesaggio.
Che cosa conservare dunque e perché conservare?
Le collezioni, gli Atlanti della Natura, gli erbari, la cartografia storica, le mappe, le immagini fotografiche possono essere ritenuti documenti utili per la conoscenza e la tutela del patrimonio ambientale ed elementi vincolanti nella pianificazione e progettazione territoriale?
Le fonti tradizionali tese a descrivere e documentare l’evolversi del territorio e del paesaggio, possono fornire strumenti per indagare i nessi fra passato e presente, affinché la possibilità di progresso non sia soffocata dal determinismo del progresso che induce a reiterare scelte incompatibili con la sostenibilità?


organizzazione: Direttivo del Club UNESCO di Trento - Direttivo della Società di Scienze Naturali del Trentino