Daniele Girardi, artista in residenza

Incontri e convegni , Laboratorio
Single Use Memories, 2019, foto archivio con macchina monouso, collezione privata [ https://urbspicta.org/A-Line-Made-by-Walking-1]

All’interno del progetto biennale A Line Made by Walking - in collaborazione con Panza Collection, APT Val di Non e Urbs Picta - si inserisce la prima tappa di avvicinamento alla mostra del 2021 che è anche momento di ricerca e di riflessione del public program 2020.

In occasione della conferenza stampa del 18 luglio presso Doss di Pez, Cles, si inaugura infatti la residenza artistica di Daniele Girardi, uno dei protagonisti di A Line Made by Walking.

Pratiche immersive e residui esperienziali in Long, Fulton, Griffin, Girardi (giugno - ottobre 2021), con una selezione di opere della Panza Collection, che si terrà presso quattro strutture castellari della Val di Non, con nucleo centrale presso Castel Belasi.

La residenza dell’artista sarà un primo fondamentale momento teorico e operativo site specific che gli permetterà di raccogliere materiali di prima mano e materie prime proprie del territorio trentino e della Val di Non, per la creazione dei lavori che andranno poi in mostra. Le modalità operative dell’artista in residenza saranno seguite, documentate ecomunicate attraverso i canali del progetto e dei partner. Il filmaker Emanuele Gerosa(Rovereto, 1975), infatti, seguirà la residenza creando un lavoro filmico cheaccompagnerà la gestazione e l’elaborazione dell’esperienza di Daniele Girardi, non solo allo scopo di documentare e testimoniare le sue azioni nella natura ma creando un vero e proprio progetto parallelo di immagini e suggestioni visive che incrociano il paesaggio della Val di Non con la pratica artistica. Questa operazione comunicativa avrà l’obiettivo di approfondire il lavoro dell’artista, far scoprire a un pubblico sempre più allargato la pratica di Girardi e, allo stesso tempo, consentirà di leggere e osservare il territorio esplorato con nuovi occhi e un punto di vista inedito.

I luoghi e i paesaggi della Val di Non saranno i protagonisti di questa ricerca e dunque attraversati, scoperti e riscoperti, in un’esplorazione che coinvolge arte, natura e attività umana, creando relazioni con il territorio e i suoi abitanti.

Tutta la ricerca di Daniele Girardi si fonda su un viaggio interminabile, solitario, nella natura, un andare senza meta che si nutre solo di esperienza e non lascia testimonianza fisica e tangibile del suo agire. Il viaggio diventa allora momento creativo e l'azione artistica, proprio mentre è esso stesso esperienza: il viaggio non è una transizione finalizzata alla creazione materiale dell’opera, perché è esso stesso l’opera. Tutto il resto, la componente oggettuale del lavoro di Girardi, non è che una “sindone”, una testimonianza dell’esperienza fatta, un mezzo necessario per comunicarla, mostrarla e ricordarla.

I video, le installazioni, gli assemblaggi, le invasioni spaziali, le archiviazioni asistematiche hanno un fondamentale elemento comune: non nascono da un progetto in atelier, da una meditata calibrazione del pensiero ma sono il risultato di una lunga e complessa gestazione outdoor in cui l’artista può solo assorbire e accumulare esperienza. 

Dall’asfalto assolato di I road alle nevi di The Great Valley Project, dai materiali industriali di What remains alla foresta selvaggia di North Way, il fare artistico di Girardi degli ultimi dieci anni si è fatto sempre più radicale nell’abbandonare le vie tracciate per immergersi nella wilderness, trasformando l’arte in qualcosa che si vive e non che si crea, che si esplica e si fruisce con l’esperienza, fino a diventare totale identificazione tra arte e vita, in un binomio inscindibile e necessario.
Il lavoro di Daniele si inserisce in una pratica esperienziale che a partire dagli anni Settanta ha permesso agli artisti di sperimentare nuovi approcci al fare artistico in relazione anatura, ambiente e paesaggio: gli artisti storici e di calibro internazionale Richard Long edHamish Fulton, infatti, sono i primi che alla fine degli anni Sessanta trasformano l’azione delcamminare nell’ambiente naturale in un atto artistico, oggetto e soggetto della propria ricerca.

La mostra (giugno - ottobre 2021) in cui si inserisce il lavoro di Girardi, con RichardLong, Hamish Fulton e Ron Griffin, si propone di imbastire un dialogo tra linguaggi egenerazioni, andando a studiare il filo rosso che lega le azioni degli anni Settanta con lapratica contemporanea. Assieme a Ron Griffin, Daniele Girardi raccoglie il testimone di Long eFulton facendo coincidere l’esperienza artistica con il viaggio. Nella ricerca di Daniele Girardi,la parola “esperienza” rappresenta una vera e propria chiave d’accesso a una più vasta ecompleta comprensione di un processo creativo che si compenetra con l’esistenza.

Esperienza è infatti sinonimo di viaggio - fisico ed esistenziale, reale e metaforico - in
un’accezione immersiva, permeabile e assoluta.

--
Daniele Girardi (Verona, 1977). Nel 2000 si trasferisce a Milano dove studia all'Accademiadi Belle Arti di Brera; nel 2006 gli viene assegnata una borsa di studio all’ISCP di New York
City, dando inizio al suo interesse per il viaggio e alle residenze nei luoghi remoti e selvaggi.La sua ricerca attuale sibasa sulla relazione tra esperienza e visione in direzione di unaprogressiva e totalizzante compenetrazione tra arte e vita. I suoi lavori fanno parte dicollezioni private e pubbliche come quella del MACRO Museo di Arte Contemporanea di Roma e quella della GAM Achille Forti di Verona. Collabora con gallerie e curatori sia in Italia che all'estero.

Tra i progetti più recenti si ricordano: North Way, lavoro di ricerca trasversale all'esperienza che dal 2014 al 2019 lo ha portato a esplorare prima la Val Grande (area Wilderness al confine tra Italia e Svizzera), poi i paesi scandinavi (Norvegia, Svezia, Finlandia) e la mostra Everyday Life Economia globale e immagine contemporanea presso il MART | Galleria Civica di Trento.

Vive e lavora tra Verona e Milano.

per informazioni

Azienda per il Turismo Val di Non
Via Roma, 21 - 38013 Fondo TN

Se preferisci la mail diretta o parlare con qualcuno:
info@visitvaldinon.it - +39 0463 830133