E la terra prese fuoco
L'immagine del disastro
Uk, 1961
Titolo originale: The Day the Earth Caught Fire
Genere: Fantascienza
Durata: 99'
Regia: Val Guest
Cast: Janet Munro, Leo McKern, Edward Judd, Michael Goodliffe
A Londra la temperatura continua a crescere. Due contemporanee esplosioni atomiche hanno causato lo spostamento dellasse terrestre. Ma anche lorbita della terra è stata deviata: lavvicinamento al sole rischia di far bruciare il nostro pianeta.
Un film apocalittico inglese che gioca sullossessione nazionale per il clima e mescola le oscure paure della guerra fredda con contenuti che anticipano i disaster-movies degli anni Settanta. Senza effetti speciali, il regista Val Guest riesce a far salire la tensione narrativa di pari passo con linnalzamento della temperatura.
IL MONDO È CONDANNATO / IL MONDO È SALVO
Test atomici al Polo Nord e al Polo Sud spostano la Terra dal suo asse. Si mette in moto una variazione del clima che fa annaspare Londra in un caldo tropicale. Il Tamigi evapora, l'acqua è razionata, i beatniks del quartiere Chelsea si danno a orgiastiche rivolte e i reporter Edward Judd e Leo McKern combattono per il diritto di far sapere al popolo cosa sta accadendo esattamente.
Mentre la maggior parte dei film si concentrano sugli scienziati e i militari responsabili della gestione della crisi (e, anche solo per associazione, di averla causata), Guest sta con l'uomo della strada e suggerisce che gli interessi di quest'ultimo siano l'ultima preoccupazione nella lista delle priorità ufficiali. Questo cinismo è diluito dal trattamento innocente del ruolo di un'arrembante stampa inglese: il film è in parte girato negli uffici del «Daily Express» di Lord Beaverbrook, e l'editore Arthur Christiansen appare nella parte di se stesso.
"E la terra prese fuoco" può essere letto come una variazione e una presa in giro delle infinite discussioni inglesi sul clima, ma è capace di descrivere in modo altamente suggestivo i problemi fisici e psicologici che deve affrontare una città colpita da un disastro.
Kim Newman (tratto da: Apocalypse Movies. End of the World Cinema, New York, St. Martin's Press, 1999)
"E la terra prese fuoco" è un film apocalittico intenso e profondo, studiato per un'audience adulta piuttosto che giovanile. Val Guest, filmmaker con una storia notevole all'interno dell'industria cinematografica inglese, ha realizzato questo film con una grossa attenzione, come sceneggiatore, produttore e regista. Il background personale di Guest nel mondo della carta stampata ha senza dubbio influenzato la sua decisione di vedere la fine del mondo attraverso gli occhi di un giornalista, e questo aiuta a dare al film un solida, realistica ambientazione attraverso la quale esaminare gli ultimi giorni dell'umanità.
"E la terra prese fuoco" è un film straordinariamente ben scritto e costruito, con molte scelte sofisticate che possono facilmente sfuggire a una prima visione. Senza dubbio Val Guest ha messo il cuore in questo progetto, e la passione di questa visione lo rende un film eccezionale. La sceneggiatura di Guest, scritta con Wolf Mankowitz, è molto letteraria e ha molti tocchi inusuali. Ad esempio, la descrizione di un governo indegno di fiducia sembra caratteristica di un'era post-Watergate, e lascia allibiti la scena in cui le parole del primo ministro sono giustapposte a scene di disastri e ai commenti sarcastici del corrispondente scientifico del giornale, Bill Maguire. Anche i momenti più leggeri sono riempiti di ironia, come quando Maguire scrive un articolo sulla relazione tra il grasso e la trombosi coronarica e poi celebra la chiusura dell'articolo ordinando una spessa bistecca al pub. Ma come dice in una battuta il protagonista del film, il giornalista Pete Stenning, "quando cade la mannaia, tutti lo accettano".
Charles P. Mitchell (tratto da: A guide to Apocalyptic Cinema, Greenwood Press, Westport CT - London, 2001)
VAL GUEST Nato a Londra nel 1911, Val Guest è noto soprattutto per i suoi film di fantascienza. Ha realizzato tra gli altri "L'astronave atomica del dottor Quatermass" (1955), "Il mostruoso uomo delle nevi" (1957), "I vampiri dello spazio" (1957).