Figli di due mondi

Musiche, immagini e parole dell'emigrazione italiana
Letture di Francesca Sorrentino e Bruno Vanzo
Musiche a cura di Naturalmente ArtEventi
con Corrado Bungaro e Carlo La Manna

G. arriva a farsi arrestare perché non sa più come sopravvivere.
P. è tanto bravo come tagliapietre, ma questo lavoro ha già ucciso l'amico fraterno che l'ha chiamato dal paese nella 'terra promessa'.
U. invece ha avuto successo trasformando in business le sue capacità e le tradizioni della sua terra d'origine, ma vive isolata, incapace di comunicare nella lingua dei suoi nipoti
Stiamo parlando di migrazione, ma se non indichiamo i nomi, i luoghi e l'epoca, possiamo parlare indifferentemente di chiunque lasci la propria patria per cercare un mondo in cui poter vivere e far vivere dignitosamente i propri figli.
In questo caso presentiamo storie (e immagini e musiche) dell'emigrazione italiana. Parliamo di Gildo, Pietro e Umbertina per un dovere di memoria, per ricordare i tanti italiani nel mondo che con i loro sacrifici hanno concesso alla nostra nazione di progredire, lo facciamo anche per capire, con la lezione del passato, il presente di immigrazione in cui siamo immersi.
A finire in carcere o a morire per il lavoro sono ora, nelle nostre città, immigrati da tutto il mondo, come noi italiani finivamo in carcere o precipitavamo dalle impalcature in ogni parte del mondo.

Viene rievocata l'emigrazione italiana negli Stati Uniti, attraverso le immagini selezionate da Chiara Xodo e l'emozione della musica del tempo, a cura di Naturalmente ArtEventi con Corrado Bungaro e Carlo La Manna.
Francesca Sorrentino e Bruno Vanzo danno voce ai personaggi con letture da "Pane amaro" (Elena Gianini Belotti, Rizzoli, 2006, la terribile storia che narra è quella del padre), "Figli di due mondi" (AAVV, Avagliano, 2002), “Umbertina” (Helen Barolini, Avagliano, 2001).

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