Giovanni Battista Lampi alla corte di Caterina II di Russia
Presentazione del volume di Roberto Pancheri
Giovanni Battista Lampi alla corte di Caterina II di Russia
Interventi di: Marcello Bonazza, presidente della Società di Studi Trentini di Scienze Storiche e Giuseppe Pavanello, direttore dellIstituto di Storia dellArte della Fondazione Giorgio Cini
Il saggio analizza la vita e l'opera del pittore Giovanni Battista Lampi (Romeno, 1751‑Vienna,1830) relativamente al periodo della sua permanenza in Moldavia e in Russia, dal 1791 al 1797, con specifici approfondimenti sui fecondi rapporti da lui intessuti con il mondo russo anteriormente e posteriormente a questo soggiorno, che segna l'apice di una carriera di ritrattista tutta proiettata sulla scena internazionale. Un approfondimento specifico è dedicato ai legami di committenza intercorsi con il principe di Tauride Grigorij Potëmkin e al conseguente trasferimento del pittore in Moldavia. Per quanto concerne il quinquennio trascorso a Pietroburgo, il nucleo più importante e originale della ricerca consiste nella ricostruzione sistematica dell'attività svolta da Lampi al servizio della corte imperiale, cui si affianca una riflessione critica sul suo ruolo di ultimo ritrattista ufficiale di Caterina II. Vengono inoltre approfonditi i rapporti stabiliti dal pittore con Platon Zubov, ultimo favorito della zarina, e con vari esponenti del mondo cosmopolita gravitante intorno al Palazzo d'Inverno nell'ultimo decennio del Settecento. Lo studio prosegue prendendo per la prima volta in considerazione i vitali legami di committenza che l'artista seppe mantenere con l'aristocrazia russa anche dopo il suo definitivo ritorno a Vienna e fino a Ottocento inoltrato.
La seconda parte del volume è costituita dal catalogo ragionato di tutte le opere realizzate da Lampi in Russia e su incarico di committenti russi. In questo ambito sono emerse importanti novità, costituite dalla scoperta di opere inedite e dal ritrovamento di alcuni ritratti ritenuti perduti o di cui si erano perse da lungo tempo le tracce. Un altro aspetto interessante della ricerca riguarda le numerose repliche, copie e riproduzioni in miniatura dei ritratti di Lampi, che sono state prese in considerazione allo scopo di accertare l'autografia dei singoli esemplari, ma anche per gettare nuova luce sul funzionamento dell'atelier del pittore e sui suoi rapporti con i propri collaboratori e con altri esponenti del mondo artistico contemporaneo. Questa fortuna visiva delle opere di Lampi, che precede e si affianca a quella critica, viene ricostruita anche per quanto concerne le stampe di riproduzione realizzate a Pietroburgo dal britannico James Walker e da altri incisori.
organizzazione: Società di Studi Trentini di Scienze Storiche