GiovedìScienza... a Trento
La Primavera della Scienza
GiovedìScienza, la nota iniziativa torinese per la conoscenza scientifica ideata nel 1987 da Extramuseum Divulgazione Scientifica Torino arriva a Trento nell'ambito della Primavera della Scienza grazie alla collaborazione del Museo Tridentino di Scienze naturali e Extramuseum. Da anni graditissimo appuntamento culturale, la manifestazione propone un ciclo di incontri che offrono un dialogo diretto con gli scienziati.
14 aprile
L'estinzione dei tecnosauri
Storie di tecnologie che non ce l'hanno fatta
Il primo appuntamento, giovedì 14 aprile 2005 alle ore 17.45 presso il Teatro S Marco di Trento, è con il giornalista e saggista Nicola Nosengo che presenterà la conferenza-dibattito "L'estinzione dei Tecnosauri" - storie di tecnologie che non ce l'hanno fatta.
Si può comprendere il cambiamento tecnologico osservandone il lato che di solito non appare: i suoi vicoli ciechi, le sue sconfitte.. Tecnologie che dovevano cambiare il mondo e sono rimaste nei laboratori, prodotti che il mercato ha rifiutato, macchine che dopo essere state di uso quotidiano per decenni sono scomparse e oggi si trovano nei musei. Dinosauri tecnologici, insomma: tecnosauri. L'intento non è quello, facile quanto inutile, di dissacrare scienza e tecnica, di farsi beffe con il senno di poi di qualche sfortunato progettista o di un'indagine di mercato sbagliata; piuttosto, è quello di approfittare dei fallimenti, che sono momenti di crisi di un sistema, per evidenziare i luoghi comuni su cui si basa la nostra percezione dell'innovazione tecnologica. È proprio quando un sistema va in crisi che si apre uno squarcio per capirlo, perché tutto ciò che si era abituati a dare per scontato si rivela improvvisamente falso.
Nicola Nosengo Giornalista e saggista
Nato a Genova nel 1973, studia comunicazione all'Università di Siena e giornalismo scientifico alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Lavora nel campo dei multimedia, dell'editoria e della promozione culturale. Attualmente fa parte della redazione di "Galileo",e scrive di scienza e tecnologia per L'Espresso, Il Sole 24 Ore, Sapere.
21 aprile
Il Teatro della scienza
Un palcoscenico per i fenomeni naturali
Proseguono gli incontri con "GiovedìScienza", la nota iniziativa torinese per la conoscenza scientifica ideata nel 1987 da Extramuseum Divulgazione Scientifica Torino che arriva a Trento nell'ambito della Primavera della Scienza grazie alla collaborazione del Museo Tridentino di Scienze naturali e Extramuseum. Da anni graditissimo appuntamento culturale, la manifestazione propone un ciclo di incontri che offrono un dialogo diretto con gli scienziati.
Giovedì 21 aprile 2005 alle ore 17.45 presso il Teatro S Marco, l'appuntamento è con Marco Galloni dell'Università di Torino che presenterà Il Teatro della Scienza: un palcoscenico per i fenomeni naturali.
Nell'Ottocento la scienza era anche spettacolo. Esperimenti e dibattiti tra studiosi si svolgevano sul palcoscenico e i fenomeni della natura, come i loro scopritori, attraevano la curiosità di un pubblico numeroso e pieno di curiosità. "GiovedìScienza" farà rivivere questa tradizione mettendo in scena un "atto unico" progettato per l'occasione. Rivedremo gli esperimenti che Francesco Faà di Bruno (1825-1888) aveva predisposto per spiegare in modo divertente i fenomeni dell'acustica, mostrando come i suoni siano onde meccaniche che si propagano nell'aria.
Marco Galloni Biologo, è professore di anatomia alla facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Torino, dove conduce ricerche nel campo dei biomateriali. Presiede l'Archivio Scientifico e Tecnologico dell'Ateneo torinese, ente che tutela la conservazione del patrimonio di strumenti e di altre testimonianze della ricerca e della didattica universitarie. E' autore di oltre 100 pubblicazioni di tema biologico e di saggi di storia della scienza.
28 aprile
Insetti poliziotti. Un'indagine sospesa tra natura, scienza e criminologia
La nota iniziativa torinese "GiovedìScienza", arrivata a Trento grazie alla collaborazione del Museo Tridentino di Scienze Naturali e Extramuseum , propone giovedì 28 aprile 2005 alle ore 17.45 presso il Teatro S. Marco un nuovo e appassionante appuntamento con la scienza. Margherita Turchetto, docente di zoologia presso il Dipartimento di Biologia dell'Università di Padova illustrerà una nuova disciplina "poliziotta" che dimostra come gli insetti e i loro cicli vitali contribuiscono a determinare i tempi, i modi e il luogo in cui una persona è deceduta.
Se lo si considera in maniera scientifica e distaccata, un cadavere è un piccolo ecosistema, che compare all'improvviso nell'ambiente e offre un'attraente risorsa per numerosi organismi: funghi e batteri, invertebrati e mammiferi (o pesci, se l'ambiente è acquatico) si trovano a disporre di una fonte alimentare che non oppone resistenza ad essere predata. I primi a colonizzare un cadavere sono gli insetti e, soprattutto i ditteri (mosche e mosconi), che se ne cibano e vi depongono le uova. L'Entomologia forense, e in particolare l'Entomologia medico-legale (forensic Entomology o medico-criminal Entomology), è lo studio degli artropodi applicato a reati perseguibili penalmente quali abusi, suicidi, omicidi. Tramite la conoscenza degli insetti e dei loro cicli vitali è possibile determinare i tempi, i modi e il luogo in cui una persona è deceduta. Grande importanza può avere questa disciplina nel rispondere ai quesiti giudiziali nel caso di morti violente, di rinvenimento di corpi non identificabili e ritrovamento di cadaveri in avanzato stato di decomposizione, di cui è difficile o impossibile stabilire la data di morte tramite le sole indagini mediche.
Margherita Turchetto - docente di zoologia presso il Dipartimento di Biologia dell'Università di Padova, dove ha fondato il laboratorio di ¿Artropodofauna degli Ecosistemi effimeri¿. In questo laboratorio si sono sviluppati, sotto la sua direzione, due filoni di ricerca sugli artropodi (e in particolare gli insetti) che vivono in ambienti di breve durata. Il primo studia gli abitanti di ghiacciai di alta quota e delle nevi, i loro adattamenti al freddo e il loro destino segnato dal ritiro dei ghiacciai, l'altro studia gli artropodi frequentatori e degradatori di cadaveri e carogne (Entomologia forense). Su questa seconda disciplina, ancora poco sviluppata in Italia, ha pubblicato molti articoli, alcuni su casi di attualità, altri sull'ecologia delle specie necrofaghe e sulle tecniche di studio in caso di crimini, altri ancora su casi storici.
organizzazione: Museo Tridentino di Scienze Naturali