Groppi d'Amore nella Scuraglia

Scatorchio, uomo selvatico, di borgata, si innamora perdutamente di una sua paesana, Cicerchia, che prima rifiuta e poi non può fare a meno di lei, soprattutto quando lei decide di andare con il suo sommo rivale...

Sullo sfondo la Scuraglia, il bosco degli amanti.

Un monologo scritto in un idioma inventato da Tiziano Scarpa, plasmato attingendo ai dialetti centro-meridionali.

L’incomprensione iniziale della lingua si fa metafora dell’educazione sentimentale, il linguaggio nuovo ci impone di imparare nuovamente a sentire.

di Tiziano Scarpa, con Silvio Barbiero, scene Paolo Bandiera,  costumi Anna Cavaliere, musiche  Sergio Marchesini Debora Petrina, Regia  Marco Caldiron, Produzione  Evoè!Teatro