Hindi Zahra

Musica

C’è chi l’ha definita “la Patti Smith del Nordafrica” e chi invece si è spinto ad azzardare analogie con Billie Holiday. Originaria del Marocco, si trasferì appena 18enne a Parigi, dove ha potuto far fiorire il proprio talento, testimoniato in modo eloquente nel 2010 dall’album Handmade, che portava impresso il prestigioso marchio Blue Note. Un disco capace sia di figurare egregiamente in hit parade sia di raccogliere concordi consensi di critica, come dimostra il Constantin Prix – riconoscimento destinato oltralpe agli esordienti – conferitogli nel 2011.

Non meno affascinante è il successivo Homeland, uscito lo scorso anno e più ancora del precedente segnato da una spiccata vocazione multiculturale. Ciò vale tanto per l’impianto musicale, frutto di un’alchimia fra tradizioni del luogo nativo e sonorità che spaziano dal jazz al blues, dal flamenco alla bossa nova, quanto per i testi, nei quali Hindi Zahra alterna con disinvoltura francese, inglese, arabo marocchino e tamazight, lingua dell’etnia berbera di appartenenza. A 37 anni, può dirsi dunque artista compiuta, a maggior ragione considerando l’attività parallela di attrice che l’ha portata a recitare sul grande schermo in The Cut di Fatih Akin, presentato nel 2014 alla Mostra del Cinema di Venezia, e Itar el-Layl di Tala Hadid.

Costi
  • Intero € 10,00
  • Ridotto € 5,00 under 26

organizzazione: Centro servizi culturali S. Chiara