Identità trentina e identità sudtirolese

Cultura, storia, società e istituzioni del Trentino e dell'Alto Adige/Südtirol nella dimensione italiana ed europea

Incontri e convegni
[ Redazione Trentino Cultura]

Le cerimonie del 5 settembre 2016 a Trento e Bolzano per i 70 anni dell'accordo Degasperi-Gruber hanno messo in evidenza l'esigenza di por fine ad una stagione, in cui la potestà autonomistica derivava da concessioni più che da un moto di popolo, manifestatosi, in tempi diversi, solo con l'adunata dell'ASAR a Trento e della SVP a Castelfirmiano. Il dato consegnatoci dalla storia è quello del Trentino e del Sudtirolo come due regioni di confine, l'una italiana e l'altra germanica. I patti reggono se alla loro base vi è una comune valutazione degli accadimenti lieti e meno lieti che hanno viste protagoniste le popolazioni. Se il "Frame", entro cui si vince o si perde in termini di civiltà, è l'Europa, i popoli devono riappropriarsi della sovranità. Solo con la rivoluzione dell'uomo comune, si potrà dar vita alle "utopie concrete" pensate da Alexander Langer, tradotte oggi entro un'Unione federale europea. 

Relatore Vincenzo Calì
Laureato in Sociologia con una tesi in Storia contemporanea (con Ottavio Bariè). Dal 1974 collabora con il dipartimento di Teoria e storia sociale di Trento. Seguono gli incarichi di borsista con i professori Hartmut Ullrich, Jens Petersen, Roberto Ruffilli, K.Voigt e Paolo Prodi. Dal 1978 è curatore dell'archivio Battisti e dal 1980 fa parte della Direzione del "Museo del Risorgimento e della lotta per la libertà" di Trento. Ricercatore uni-versitario di Storia moderna e contemporanea dal 1980, è eletto nel C.d.A. dell'Università di Trento e nella sua giunta esecutiva. Dal 1985 al 2003 è Direttore del Museo del Risorgimento, prosegue nella cura delle pubblica-zioni di Cesare Battisti e promuove l'attività del Museo all'interno della rete degli Istituti storici della Resistenza. Dal 2003, prosegue la collaborazione con l'Università di Trento come docente di Storia contemporanea a con-tratto fino all'anno 2011-2012 e con la Fondazione Museo storico del Trentino, membro del Comitato di indirizzo e vicepresidente dell'Associazione Museo storico.

Costi

Ingresso libero.