Il Castello in scena

Sotto la stessa croce

Teatro

Il Museo della Guerra in collaborazione con la compagnia Emit Flesti e Il teatro delle quisquilie – Teatro San Marco propone una rassegna teatrale negli spazi del Castello di Rovereto. Quattro spettacoli, due dei quali rivolti alle famiglie, per portare il teatro in luoghi insoliti con una proposta culturale di qualità che farà vivere in maniera inedita gli spazi museali.

L’iniziativa è realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e del Comune di Rovereto, con il sostegno della Provincia autonoma di Trento.

 

Sabato 7 novembre è in programma lo spettacolo

Sotto la stessa croce
Di e con Giulio Federico Janni

Produzione: Raumtraum
Durata: 60 min

 

“Sotto la stessa croce” racconta le emozioni della divisa, gli odori del fronte, la semplicità dei combattenti e la loro arrendevolezza a una guerra di cui condividono sempre meno le ragioni.

Si passa così dall’assaggiare il rancio a sentire la fame, dal notare la grandezza della Natura a dolersi della piccolezza dell’Uomo, dall’annusare l’olezzo dei cadaveri a ridere di quel riso amaro che rende la riflessione più intima.

Lo spettacolo è anche l’occasione per ricordare il primo processo, che si è svolto a Pian delle Fugazze, in cui Piero Calamandrei, futuro membro dell’Assemblea Costituente, fece da avvocato. Un caso che mostra tutta la follia della guerra, e quanto la vita umana fosse ormai diventata una semplice merce di scambio o, peggio ancora, un mezzo di comunicazione, qualcosa da poter togliere con leggerezza, solo per “dare l’esempio” al resto della truppa.

Il racconto è fatto di momenti di vita quotidiana in trincea, di ostilità create a tavolino e di fatali incontri tra le barricate opposte. Una guerra tra fratelli, dunque, quella combattuta sul fronte dolomitico, dove «Unter dem gleichen Kreuz!» –

«Sotto la stessa croce!» urla l’ufficiale austriaco lasciandosi dietro i suoi “nemici”, dopo aver diviso con loro viveri e legna. Un urlo contro la guerra, a favore dell’ormai perduta umanità.

Costi

♦ Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente scrivendo a didattica@museodellaguerra.it o telefonando allo 0464 488041 (dalle 10 alle 12)
♦ Massimo 25 persone

Il Museo garantisce lo svolgimento dell’evento nel rispetto delle disposizioni per il contenimento del virus Covid 19. L’uso della mascherina è obbligatorio.