Il Fiume che non c'è
Utopia a San Martino

Sabato 21 e domenica 22 maggio torna a scorrere il Fiume che non c'è, con una settimana di ritardo visto il rinvio della scorsa settimana per maltempo. Giunta all’ottava edizione, il Fiume che non c’è è una festa di piazza anomala, organizzata dal basso, che pone al centro del proprio programma una proposta artistica e culturale di qualità e la riflessione approfondita sulla vita del quartiere e sulla condivisione degli spazi pubblici.
Il tema di questa edizione è “Utopia a San Martino”: nel cinquecentenario della pubblicazione della celebre opera di Tommaso Moro, Il fiume che non c’è – che già dal nome ha dichiarato, da subito, la propria vocazione utopistica – si propone di trasformare il quartiere di San Martino in un’isola utopica, in uno spazio aperto alla creatività e alle sue possibilità illimitate. Oltre a connotare tutti gli spazi e le attività della festa, questo tema sarà declinato da due progetti nati per l’occasione.
Il programma, per la prima volta, è su due giorni: sabato si comincia alle 15 e si arriva fino alle 24 con attività per famiglie, due progetti espositivi prodotti per l’occasione è un ricco programma musicale serale; per domenica è invece previsto un picnic musicale al Parco della Predara, un momento utopico di comunità, in cui chi partecipa è invitato a portarsi le proprie vettovaglie da casa, per condividere uno spazio importante del quartiere.
Sabato: il programma
Per tutta la durata della festa saranno attivi i due progetti espositivi: in via San Martino si trova “Utopia a San Martino”, che esplora la progettualità utopistica sul quartiere attraverso un itinerario che va da una serie di progetti storici mai realizzati (a cura della Fondazione Museo storico del Trentino) al lavoro di cinque studi di architettura che hanno immaginato per l’occasione una riconfigurazione del quartiere in termini radicalmente differenti (a cura di Francesco Lorenzi in collaborazione con il progetto UTOPIA di Fiera Bolzano e il Funambolo).
Sempre in via San Martino, ma verso Largo Nazario Sauro, 18 artisti espongono le proprie opere (installazioni, quadri, disegni, fotografie), realizzate per l’occasione a partire da Utopia di Tommaso Moro. La cura della mostra, dal titolo “Non c’è più L’ISOLA”, è di Stefania Segatta. Le due mostre saranno riallestite domenica presso il Parco della Predara.
Il pomeriggio prevede una serie di attività molto varie destinate alle famiglie, che si svolgeranno fra il Parco della Predara e il cortile del Castello del Buonconsiglio, dove alle 17.30 è organizzata la merenda. In serata, a partire dalle 20, si “accenderanno” cinque diverse zone del quartiere, complessivamente con dodici esibizioni. Fra gli artisti che si esibiscono spicca il Duo Rutier, musicisti di strada bresciani, lo swing scanzonato dei fiorentini Piaceri Proletari e la partecipazione solista di Pieralberto Valli, voce dei bravissimi Santo Barbaro. La proposta di musica dal vivo si completa con band locali di generi e formazioni differenti: dai bolzanini Ferbegy? al gruppo trentino con Beatjuice, No Expectations, Rum’Ba’Bestia, The Strudel Party, Latin Jazz Trio (dal Collettivo Spartito) e Les Jeux Sont Funk. A rinforzare l’offerta di musica dal vivo, lo spettacolo della sand-artist Nadia Ischia “La musica delle mani” e la zona destinata al ballo, dedicata alle danze brasiliane con la Bottega Buffa CircoVacanti e ai balli popolari greci con Antonia Farantatou.
Domenica si comincia alle 12 con il picnic al Parco della Predara: Pieralberto Valli presenterà in musica il proprio romanzo, Finchè c’è vita, e a seguire torneranno sul palco i Piaceri Proletari.
Come da tradizione il quartiere si popolerà fin dal primo pomeriggio con tante diverse attività e con le proposte di ristoro di alcuni dei locali del quartiere e di altri ospiti di queste edizione. L’organizzazione è come sempre gestita “dal basso” dal Tavolo di San Martino, coordinato da il Funambolo, che vede fra i suoi membri la Bookique, la libreria Rileggo, il centro di aggregazione L’AREA/A.P.P.M. Onlus, la Cooperativa Arianna e la Fondazione Museo storico del Trentino e che poggia sulla collaborazione di numerose altre realtà e della Circoscrizione.
organizzazione: Bookique