Il Matrimonio
Arriva il terzo momento di spettacolo per l'inaugurazione della nuova stagione del Teatro Portland. Dopo il Portland de Oro e il Popopo! andrà in scena Il Matrimonio, prodotto dagli attori della Scuola di Teatro con la regia di Giacomo Anderle.
È la finzione a essere reale o la realtà a essere finzione? Se gli ingredienti del sogno sono la sete di potere, la paura e l'ipocrisia tutto allora diventa disperatamente reale.
Sabato 27 settembre ore 21.00 al Teatro Portland (via Papiria 8 - Trento) torna il PortlandLab, laboratorio permanente di produzione teatrale composto dagli attori della scuola di Teatro Portland, con lo spettacolo il Matrimonio di Witold Gombrowicz (Maloszyce 1904 Vence 1969) considerato il più grande scrittore polacco del Novecento. Il progetto era stato mostrato al pubblico a giugno, in forma non ancora del tutto completa, durante i Portland Play Offs, la rassegna di saggi e spettacoli degli allievi Portland.
In scena ci saranno Michela Angeli, Andrea Delai, Martina Fanghella, Carmela Guitto, Francesco Laich, Romano Oss, Alessandra Saletti, Stefano Usmari. Le scene sono state curate da Nadezhda Simeonova e tecnico del suono è Plamen Solomonski. La regia è di Giacomo Anderle
Un uomo, forse in un sogno, reduce da una guerra, trova la propria casa trasformata in osteria e la fidanzata in prostituta. Per riportare in vita il passato luomo proclama re il padre e continua a vedere la fidanzata come una vergine. Si annuncia un matrimonio come si deve, ma dalle macerie del vecchio mondo ne sorgerà uno nuovo, pieno di trappole e di violenza, che si rivolterà contro il suo creatore.
Note di regia: Il dramma è semplicemente un tentativo artistico di scoprire la realtà che si cela nel futuro. Così Witold Gombrowicz scrive nel 1954 nel suo Diario a proposito de Il matrimonio.
In una notte buia, notte dellumanità, gravata da macerie e da una violenza che sinsinua subdola in ogni cellula della vita, un uomo sogna una possibile via salvezza e perdizione.
A oltre cinquantanni dalla sua creazione, ora che parte di quel futuro appartiene alla realtà, il matrimonio appare di uninquietante e spiazzante attualità.
Il nostro tempo è dominato dalla sete di dominazione, dal desiderio di apparire, di avere successo, di essere ammirati, mentre le relazioni sociali, culturali e politiche si sgretolano. Mentre il nuovo si manifesta attraverso forme di crescente violenza, lartista sembra aver rinunciato alla sua funzione di attore del cambiamento e di sguardo critico, spiazzante, disturbante, conturbante; sguardo dellimmaginazione e del mistero; lampo che illumina il domani. Il matrimonio (1957 rappresentato nel 1974) è un dramma onirico e nel contempo una parodia delle tragedie shakespeariane.
Biglietti:
10 intero, 8 ridotto, 6 ridotto soci Portland (2014/2015)
È consigliata la prenotazione
Per tutte le informazioni e le prenotazioni:
Teatro Portland / info@teatroportland.it
0461 924470 (lun - ven 15.00 - 19.00) / 339 1313989 (nel fine settimana).
10 intero, 8 ridotto, 6 ridotto soci Portland (2014/2015)
organizzazione: Arditodesìo - Portland nuovi orizzonti teatrali