Il contrario di guerra è democrazia

Incontro con Francesca Melandri, scrittrice, documentarista e sceneggiatrice

Incontri e convegni

La scrittrice Francesca Melandri in un dialogo interiore con il padre, tra i pochi sopravvissuti alla “ritirata di Russia” Il rapporto tra guerra e democrazia è al centro dell’ottavo appuntamento dell’Agosto degasperiano

Sabato 23 agosto alle 20.30 prosegue la rassegna “Agosto degasperiano – Allenare la democrazia” con l’incontro Il contrario di guerra è democrazia. Nel Teatro parrocchiale di Vigolo Vattaro, la scrittrice, documentarista e sceneggiatrice Francesca Melandri ci aiuterà a ricordare che la pace non è solo un dono, ma una responsabilità democratica.

Chi tra noi sa davvero cosa sia la pace? Per chi ha visto la guerra solo sullo schermo è forte il rischio di farne solo una parola bella e vuota. Non ebbe questo lusso la generazione di Franco Melandri. Nell'inverno del 1943, in quella che chiamiamo "ritirata di Russia" ma che in realtà fu un'invasione fascista e che si svolse per lo più in Ucraina, fu uno dei pochi alpini della Divisione Julia sopravvissuti, anche grazie a un paio di scarpe di feltro, i valenki, che gli salvarono i piedi dal gelo. Oggi che i russi sono gli invasori negli stessi luoghi dove allora lo eravamo noi, Francesca Melandri si rivolge a questo padre amato e complicato per farsi aiutare a capire il ritorno della guerra tra eserciti sul nostro continente. E in un dialogo interiore che intreccia passato e presente, memoria degli affetti e coscienza civile, ci ricorda che il contrario di guerra non è pace a qualsiasi costo, bensì giustizia e democrazia.

Nell’incontro dal titolo Il contrario di guerra è democrazia, in programma sabato 23 agosto alle 20.30 al Teatro parrocchiale di Vigolo Vattaro Francesca Melandri ci proietterà, a partire dalla storia di suo padre, nella dimensione più personale e concreta della guerra, potente promemoria per poter interpretare e comprendere gli orrori contemporanei.

«Volevo che i giovani sapessero, capissero, aprissero gli occhi. Guai se dovessero crescere nell’ignoranza, come eravamo cresciuti noi della generazione del Littorio. Oggi la libertà li aiuta, li protegge. La libertà è un bene immenso, senza libertà non si vive, si vegeta». Così scriveva Benvenuto Revelli, ufficiale partigiano, nel bel mezzo della Resistenza al nazifascismo. A distanza di più di 80 anni, quel passato continua a “scottare” nel lungo bagaglio degli orrori di chi, nel vortice del tempo, è stato strattonato tra la parte giusta o sbagliata della storia. Ripercorrere quella sofferenza oggi ci aiuta a ricordare come una "pace" imposta, che calpesta la dignità e la libertà di un popolo, non sia una vera pace. È la memoria che ce lo insegna: la vera stabilità e la convivenza pacifica possono essere raggiunte solo quando sono basate sul rispetto dei diritti, sulla libertà e sulla partecipazione democratica.

L’incontro con Francesca Melandri è l’ottavo appuntamento della rassegna “Agosto degasperiano – Allenare la democrazie”, che finora ha visto tra i suoi protagonisti Lilian Thuram, Marco Aime, Serena Danna, Annalisa Camilli, Michele Ainis, Michela Ponzani, Silvia Bencivelli, Luigi Manconi. Lo precede la lectio del Consigliere del Presidente della Repubblica Gianfranco Astori, svolta il 18 agosto a Pieve Tesino. Seguirà invece il 25 agosto a Castel Ivano l’incontro con il linguista Giuseppe Antonelli, alla scoperta di come il linguaggio può farsi politica.

 
FRANCESCA MELANDRI
Ha iniziato giovanissima come sceneggiatrice, firmando copioni di successo per film come Zoo e serie iconiche come Fantaghirò e Don Matteo. Ma è nella narrativa che la voce di Francesca Melandri si è affermata con potenza. Il suo romanzo d'esordio Eva dorme (2010), un coraggioso viaggio negli anni del terrorismo südtirolese, ha conquistato pubblico e critica, vincendo numerosi premi. Ha proseguito il successo con Più alto del mare (2012) e Sangue giusto (2017), opere che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti come il Rapallo Carige e la segnalazione al Premio Strega. Oltre alla scrittura, la sua creatività si è estesa alla regia di documentari come Vera, acclamato a livello internazionale. La sua ultima pubblicazione, Piedi Freddi (Bompiani, 2024), ha dimostrato ancora una volta la sua audacia. Come lei stessa racconta «questo libro è per noi, nati e cresciuti nella pace. Per noi, che stiamo al sicuro nelle nostre tiepide case e guardiamo la guerra attraverso gli schermi degli smartphone».

Costi

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