Il notariato nell'arco alpino
Il notariato nellarco alpino. Produzione e conservazione delle carte notarili tra medioevo ed età moderna
Al termine di un impegnativo progetto di inventariazione della documentazione del c.d. Archivio Pretorio di Trento, condotto grazie al cofinanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e della Fondazione Bruno Kessler, il convegno si propone dindagare attraverso una serie di approfondimenti specifici, dedicati a singole realtà territoriali dellarco alpino, i due aspetti indicati nel titolo, mettendo a confronto le prospettive di storici (delle istituzioni, del diritto) e di archivisti. Linteresse è rivolto prevalentemente al versante meridionale delle Alpi, non senza aperture comparative al versante settentrionale (in area svizzera).
Come è noto, nellarco alpino la cultura notarile - proveniente in buona sostanza dallItalia centro-settentrionale - e la concreta produzione di documentazione (si tratta di instrumenta ormai diplomatisticamente assestati), si consolida a partire dai secoli XII-XIII. In questarea povera di centri urbani che si pongano come diffusori (e povera anche, per lo meno per un lungo arco di tempo, delle strutture sociali connesse: organizzazione corporativa, collegio notarile o arte che dir si voglia), laffermazione della documentazione è notevolmente condizionata dallevoluzione culturale e dalla disuguale diffusione della scrittura, da diaframmi linguistici, dagli assetti politici e sociali (perché ladozione dellinstrumentum notarile non è omogenea in tutti gli strati della società). Una notevole varietà di situazioni, dunque. Sui tempi lunghi, poi, lattitudine a produrre documentazione notarile può subire arretramenti anche significativi, come accade ad esempio nella regione tirolese alla fine del medioevo e agli inizi delletà moderna. Non sono mancati negli anni recenti studi anche significativi su questi temi, a proposito dei quali appare opportuno trarre un bilancio che riguardi tanto le Alpi occidentali, quanto le Alpi lombarde, quanto larea trentino-tirolese, che godrà di una particolare attenzione, quanto larea alpina orientale ove (dallaffermazione aquileiese in poi) sopravvive a lungo una zona di sovrapposizione e di ambiguità nella quale pratiche documentarie italiane (e notarili), tedesche e slave si intrecciano e si confrontano.
Un punto di vista complementare a questo sarà adottato dagli archivisti, da chi studia larchivio come fonte e la geografia conservativa delle carte come cristallizzazione e conseguenza di un assetto istituzionale. Ma quello dellarco alpino è un luogo, e letà tardomedievale e moderna è un tempo, nel quale gli archivi notarili (archivi dei collegi notarili) non sempre ci sono, perché spesso ne mancano le premesse urbane. Sarà dunque interessante osservare il fenomeno in sé: come cioè si conservano fortunosamente i protocolli notarili tardomedievali e moderni, sino allOttocento. Ma sarà anche interessante osservare anche regressivamente, dallOttocento allindietro, come il fenomeno di questa conservazione accidentale e casuale deforma, amputa, condiziona il panorama notarile delle Alpi tardomedievali e moderne.
A discutere di questi aspetti sono stati convocati studiosi di diversa specializzazione. Alcuni saranno chiamati a fornire inquadramenti di carattere generale e sintetico, ma la maggior parte degli interventi verterà su analisi approfondite e specifiche sullarea alpina piemontese, sul territorio comasco e la Valtellina, sullarea feltrinobellunese, sulle Alpi orientali. Sono inoltre previste comunicazioni inerenti a ricerche in corso di elaborazione.
Giovedì 24 febbraio - Ore 15.00
Facoltà di Giurisprudenza, Via Verdi 53 - Trento
Presiede: G.G. Fissore (Torino)
Saluto delle autorità accademiche
Saluto del Presidente del Consiglio Notarile di Trento
D. Quaglioni (Trento) - Le ragioni di un convegno
P. Piccoli (Trento) - Intervento introduttivo - Firma digitale e conservazione dellatto pubblico informatico
A. Giorgi (Trento) - S. Moscadelli (Siena) - Archivi notarili e archivi di notai: riflessioni sulle forme di conservazione e tradizione delle carte dei notai italiani dallAntico regime allUnità (secc. XVI-XIX)
G. Albertoni (Trento) - Il notariato del Tirolo medievale nello specchio della storiografia italiana e tedesca tra le due guerre mondiali
E. Mongiano (Torino) - La conservazione delle scritture notarili negli Stati sabaudi tra Medioevo ed Età moderna. Aspetti normativi
L. Mineo (Torino) - Tra privato profitto e pubblica utilità. Disseminazione e concentrazione di carte notarili lungo larco alpino piemontese (secc. XVI-XIX)
Venerdì 25 febbraio - Ore 9.00
Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Via Calepina 1 - Trento
Presiede: G. Bonfiglio Dosio (Padova)
M.L. Mangini (Milano) - Scripture per notarium in quaternis imbrevientur et conserventur. Imbreviature notarili tra Como e le Alpi (secc. XII-XVI)
R. Pezzola (Milano) - Carte contese. Istituzioni e poteri in conflitto nella costruzione degli Archivi notarili di Como e di Sondrio
H. Obermair (Bolzano) - Il notariato nella città e nel suburbio di Bolzano
G.M. Varanini (Verona) - Il collegio notarile di Trento nel Quattrocento
Venerdì 25 febbraio - Ore 15.00
Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Via Calepina 1 - Trento
Presiede: M. Bellabarba (Trento)
S. Stoffella (Trento) - Notai trentini e carte giudiziarie: lArchivio pretorio di Trento
M.T. Lo Preiato (Trento) - Biblioteche e cultura giuridica dei pratici nelle carte dellArchivio pretorio di Trento (secoli XVI-XVIII)
F. Cagol (Trento) - Archivi notarili e giudiziari di area trentina. Concentrazioni e sistemazioni nel primo Ottocento
A. Mura (Bolzano) - Gli antichi archivi giudiziari tirolesi. Continuità e discontinuità nella produzione, tradizione e conservazione della documentazione notarile e giudiziaria
S. Miscellaneo (Belluno) - Aree di specificità notarili tra Bellunese, Cadore e Tirolo: gli esempi di Ampezzo e Livinallongo
D. Bartolini (Belluno) - Posti nellIndice. Gli atti dei notai feltrini e bellunesi in Età moderna
Sabato 26 febbraio - Ore 9.00
Fondazione Bruno Kessler Via Santa Croce 77 - Trento
Presiede: A. Bartoli Langeli (Perugia)
R. Haertel (Graz) - Il notariato nellAlto Adriatico
P. Cammarosano (Trieste) - Scrittura notarile, registrazione pubblica e tradizione archivistica. Il caso di Trieste
M. Davide (Trieste) - I registri notarili nel Patriarcato e la loro tradizione archivistica
E. Curzel (Trento) - Notarius episcopi: vescovi e notai tra XII e XIII secolo
Tavola rotonda conclusiva
Presiede: M. Bonazza (Trento)
A. Bartoli Langeli (Perugia)
G. Bonfiglio Dosio (Padova)
G.G. Fissore (Torino)
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Dipartimento di Scienze Giuridiche
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