Il principio dell'incertezza

Cinema

Ars memoriae

Portogallo/Francia, 2002
Titolo originale: O principio da incerteza
Genere: Drammatico
Durata: 132'
Regia: Manoel de Oliveira
Cast: Leonor Baldaque, Leonor Silveira, Isabel Ruth, Ricardo Trêpa, Júlia Buisel, Ivo Canelas

Il ricco erede Antonio è figlio in realtà di una domestica, Celsa, che lo ha sostituito al figlio morto della propria padrona, Rute. Quando quest'ultima parte per l'Africa per ricongiungersi col proprio marito, Antonio rimane con Celsa e finisce coll'innamorarsi di Vanessa, che però piace anche a José, l'altro figlio di Celsa, che però vuole presentargli un'altra fanciulla, per farlo allontanare da Vanessa, che però...

In un traghetto sul fiume Douro (Portogallo del nord nei pressi di Porto) ha luogo una bizzarra conversazione: due distinti signori sulla sessantina raccontano e commentano, ai limiti del pettegolezzo, le vicende familiari e sentimentali di una serie di persone, tutte in qualche modo correlate. Se non sapessimo cosa stiamo vedendo ci verrebbe da pensare a una puntata di una qualche telenovela lusitana. Per fortuna, però, abbiamo deciso noi di andare al cinema, e ne valeva la pena, perché si tratta dell'ultimo film di Manoel de Oliveira: O princípio da incerteza, e chi conosce il veterano regista portoghese (oggi ha ben novantaquattro anni) sa che la trama non è la cosa più importante e che le apparenze possono ingannare. Il colloquio a cui abbiamo assistito è il modo deliziosamente ironico in cui de Oliveira ci introduce nella sua storia, una storia di famiglie ricche e di famiglie decadute, di tradimenti e bambini scambiati nella culla, di squallore e morte (nel film assistiamo a ben tre veglie funebri).
Con il consenso di Daniel e Torcato Roper (i due distinti signori dell'inizio del film), la governante Celsa combina il matrimonio tra Antonio, rampollo di una nobile famiglia, e Camila, il cui padre ha dilapidato il patrimonio familiare al gioco. Camila, grande ammiratrice di Giovanna d'Arco (suo modello di condotta unitamente alla Madonna), accetta senza fiatare il matrimonio, nonostante non sembri particolarmente innamorata di Antonio e anche se Jose, detto Toro Blu, figlio di Celsa, si dichiari perdutamente innamorato di lei. Una volta sposati, poi, Antonio non si fa scrupoli di tradire Camila con Vanessa, proprietaria di una casa di appuntamenti in società con Toro Blu. Camila però, anche quando il tradimento viene sfacciatamente ostentato dai due, e tutti le consigliano di divorziare, decide di rimanere fedele ad Antonio non tanto per amore, ma quasi per obbedire a un destino già scritto e votarsi completamente a esso: al momento della verità non sarà lei, eroina senza macchia ma da un certo punto di vista senza meriti ("Non sono buona", ci tiene a precisare), a pagare.
Tratto dal romanzo Jóia de familia di Agustina Bessa-Luis, O princípio da incertezza è un film molto parlato, ma ancora di più pensato. Quasi avesse previsto l'imminente vittoria elettorale della berlusconiana destra portoghese, de Oliveira decide di raccontare la deriva morale di una società corrotta e arrivista ("Il Portogallo è una lotteria: tutti vogliono vincere, tutti vogliono essere premiati", dice Camila, l'unica a opporsi, anche se solo moralmente, a questa deriva), senza più valori se non il denaro e l'ascesa sociale. Ma, d'altra parte, questi aspetti non sono certo esclusivi della società portoghese, e mostrandoci i difetti di questa è evidente che il regista voglia gettare uno sguardo più generale sulla società moderna e sulla condizione umana…
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