Il rapporto uomo macchina: i robot e l'intelligenza artificiale
Robot: Arte, Scienza, Futuro
La scuola dei robot
Conferenza - "Il rapporto uomo macchina: i robot e l'intelligenza artificiale"
Il robot e l'uomo potranno convivere nella società moderna e nel futuro?
I quesiti che l'intelligenza artificiale pone sono innumerevoli. Riuscirà mai una macchina a comportarsi in maniera intelligente? Riuscirà a comprendere problemi non strutturati emulando il comportamento umano? Esiste un limite di complessità per un computer? Questi interrogativi nascono dal confronto tra le prestazioni di un programma per computer e la mente umana. La domanda più inquietante, che consegue inevitabilmente, è: sarà mai possibile per un computer emulare la coscienza umana? Per tentare una risposta, si è cercato di definire un ambito adeguato alle caratteristiche dei computer: si è capito che l'importante è il comportamento complessivo del sistema, piuttosto che i principi che stanno alla base del comportamento stesso. Si sono in pratica elaborate delle caratteristiche comportamentali che definiscono un sistema intelligente: se la macchina soddisfa a questi requisiti, allora se ne deduce che è intelligente. Da questo punto di vista non si cerca più di fornire di anima la macchina, ma piuttosto di costruire algoritmi di risoluzione che funzionino anche in ambito di incertezza: un risultato notevole e' costituito dai programmi che giocano a scacchi. Purtroppo risultati altrettanto brillanti non si riescono ad ottenere quando si affrontano problemi meno strutturati, come per esempio la comprensione del linguaggio. L'analisi comparata della psicologia cognitiva e delle tecniche di intelligenza artificiale può portare alcuni chiarimenti sulle impreviste difficoltà incontrate dai computer. Un aspetto critico in tal senso risiede nel processo di rappresentazione delle informazioni nella base della conoscenza.
Bruno Caprile
Nato a Genova nel 1957, dopo la laurea in fisica lavora presso la locale università nell'ambito della Computer Vision: analizza e studia i flussi ottici e i sistemi stereoscopici. In seguito a queste ricerche lavora al progetto europeo ESPRIT P940, per l'analisi automatica del movimento e quindi trascorre un periodo presso la Cornell University a Ithaca (NY), dove si occupa di SIMULATOR, un ambizioso progetto per lo sviluppo di metodi per la simulazione di sistemi fisici complessi. Dal 1990 è all'ITC-irst di Trento: si occupa del robot mobile MAIA, che costituisce una delle prime realizzazioni robotiche in grado di muoversi autonomamente in ambienti chiusi.
Marcello Farina
Il prete filosofo, come molti lo riconoscono, è un profondo conoscitore dell'animo umano, delle sue debolezze e virtù. Don Marcello Farina è un uomo di chiesa al passo con i tempi, che predica il Vangelo con un occhio alla modernità, alle sue contraddizioni e al rapporto spesso difficile e contraddittorio con la Parola. Tutto ciò ne fa spesso un religioso scomodo, per il suo volere essere vicino all'uomo della strada che spesso non capisce certe posizioni dottrinali della Chiesa e se ne allontana. E' un personaggio di primo piano nel panorama culturale della nostra regione, sempre attento alle molteplici relazioni tra scienza e religione.
organizzazione: Museo Tridentino di Scienze Naturali