Il sogno di Bottom

Scritto e diretto da Lia Tomatis

Teatro

con Riccardo De Leo e Gianluca Guastella / Elementi scenici e costumi Barbara Tomada / Disegno luci Mauro Panizza.

Spin off di uno dei più divertenti personaggi di Shakespeare. Siamo nel 1595, nel bosco di “Sogno di una notte di mezza estate”, Bottom e Quince provano lo spettacolo per il Duca. Finita la prova, Bottom si addormenta e si risveglia quattro secoli dopo davanti a un giovane regista che sta cercando di allestire uno sgangherato progetto teatrale nella speranza di ottenere qualche finanziamento pubblico. Bottom si lascerà coinvolgere con non poche difficoltà e involontariamente metterà a nudo le contraddizioni del nostro presente grazie alla sua semplicità. 

Il primo allestimento de “Il sogno di Bottom” è stato coprodotto da Onda Larsen insieme alla Fondazione TPE (Teatro Piemonte Europa) ed ha debuttato nel 2016 al Teatro Astra all’interno della rassegna “After Shakespeare” riscuotendo un’ottima accoglienza da parte del pubblico. La stessa calda accoglienza che abbiamo riscontrato al Torino Fringe Festiva 2017 con il riallestimento di Onda Larsen.

I dialoghi serrati e divertenti, i personaggi ben caratterizzati e gli argomenti estremamente attuali sul mondo teatrale ma anche sul mondo del lavoro in generale, sono i punti di forza di questo spettacolo

Il testo invita a una riflessione sui meccanismi burocratici che regnano sovrani nel mondo del lavoro e ridicolizza quegli aspetti che oggi sono considerati “vantaggiosi” ma che in realtà badano più alla forma che al contenuto.

Quincio, il regista della storia che vive ai giorni nostri, per riuscire ad accontentare le richieste di un bando ed ottenere così dei finanziamenti, è costretto a destrutturare tutte le sue idee sull’arte e a presentare un progetto che “artistico” ormai non è più.

L’ironia e la satira dominano questo testo e ci spingono a riflettere su alcune contraddizioni del nostro presente che forse sono stati assimilate senza che ce ne siamo veramente accorti. “Ci si accontenta in mancanza d’altro e purtroppo ci si abitua” viene detto all’interno della storia. E’ veramente così o si può cambiare qualcosa?

Costi

Ingresso: 12 € intero, 10 € ridotto, 8 € tessera Amici dei Teatri

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Info e prenotazioni: biglietteria@teatrodipergine.it, tel. 0461 511332

La biglietteria è aperta per prenotazioni e prevendite nei seguenti giorni: dal mercoledì al venerdì dalle 17.00 alle 20.00 e a partire da un’ora prima l’inizio degli spettacoli.

(in caso di pioggia Teatro comunale di Pergine)

parte di: Apertis Hortis