In Movimento

Incontri e convegni , Convegno

Nella distanza tra le strutture di potere e le persone che abitano le nostre comunità si cercano, da anni, nuove vie per coinvolgere e abilitare, costruire partecipazione o - più semplicemente - catturare il voto.

L'ennesimo tonfo partecipativo dell'ultima tornata elettorale - quell’11% alle suppletive di Roma, solo per nominare il caso più eclatante - rende ad ogni appuntamento più evidente il declino della nostra democrazia.

Una crisi che parte da lontano e che ha travolto gli stessi partiti. Una crisi che non riguarda solo il nostro paese ma tutte le storiche democrazie occidentali a prescindere dai sistemi elettorali che le caratterizzano.

Quella distanza viene colmata da alcune e alcuni “parlando alla pancia” o rispondendo a istanze autoritarie.

La nostra percezione - di Acli, attraverso le esperienze degli ultimi anni - così come di altre realtà con cui condividiamo pezzi di questo percorso è che ci sia la possibilità di ricostruire un senso comune di democrazia agendo dal basso e nella prossimità: ricostruire relazioni che diano nuovo senso di appartenenza collettiva alle persone, riattivando la cura per i beni comuni e il fare insieme e che restituiscano la consapevolezza di una nuova considerazione del proprio agire da parte del livello

Sono numerose e diffuse le esperienze che, dal basso, si muovono per dare forme e spazi a reti di prossimità che cercano, nella cura reciproca e nella costruzione di relazioni che facciano stare bene, gli strumenti per abitare di nuovo la Politica.

Ci siamo detti che forse era bene chiamarci a raccolta per riflettere insieme su queste esperienze, per connetterle e connetterci a un obiettivo comune: dare alla ricostruzione delle nostre comunità una prospettiva politica.

La prossimità, i nostri comuni, le città e i loro quartieri sono il punto da cui partire ma l’orizzonte del nostro agire deve essere più largo.

È ancora possibile, da qui, trovare percorsi per far partire un processo di risanamento dal basso della democrazia?

Quali sono i presupposti, le necessità, gli effetti di questi processi?

Quali spazi reali hanno per potersi sviluppare?

A quali bisogni risponde questa urgenza?

È possibile costruire insieme una proposta organica che diventi riferimento per un movimento più vasto e impattante?

L'intento di questo convegno è esattamente questo: mettere in dialogo le voci diverse voci delle esperienze in atto negli ambiti che costituiscono la vita di una comunità per aiutarci a costruire insieme questa proposta/manifesto.

L'auspicio è che possa diventare il punto di partenza di un processo certamente lungo, ma speriamo significativo che ridia fiducia, senso, speranza, vitalità alle persone per uno sviluppo positivo delle nostre comunità e in definitiva del mondo

Costi

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