IncontrArti

TRE DONNE… TRE STILI
Maurizio Scudiero
La nuova edizione di Incontrarti ideata da Claudio Mattè rispetto a quella dell’anno scorso che vedeva tre artisti uomini (Riccardo Schweizer, Giorgio Conta e Sebastiano Furlotti), mette a confronto tre artiste donne, sotto il titolo di “La forza delle donne”. Titolo azzeccato perché si tratta di tre autentiche forze dell’Arte, ognuna con un suo stile, una sua visione, una sua idea.
E così come l’anno scorso, Mattè voleva esplorare e offrire l’arte di due pittori (Schweizer, e Furlotti) e di uno scultore come Conta, così, anche questa volta, si ripetete la scansione tipologica, con Annamaria Rossi Zen e Claudia Salvadori che sono pittrici, e con Sabrina Ferrari che invece è scultrice.
Insomma, queste mostre organizzate da Mattè intendono, di volta in volta, a gruppi di tre, presentare artisti di vario stile, di vari materiali, di varia generazione.
Se l’anno scorso il “maestro” era Riccardo Schweizer, quest’anno il ruolo tocca sicuramente ad Annamaria Rossi Zen, che dipinge da ormai oltre sessant’anni ed ha via via consolidato uno stile che è tutto suo, immediatamente riconoscibile.
Le cosiddette “trasparenze”, i paesaggi fatti di case lungo i canali, via via sempre più sintetici, che sono la memoria di visione della sua breve permanenza di soli 11 anni nel Polesine, sono il tema ricorrente che da sempre segna l’arte di Annamaria Rossi Zen. «I ricordi della mia infanzia – ricorda l’artista - come il Canale Bianco di Adria con le case che vi si specchiano, sono il cordone ombelicale che non ho mai tagliato, così come amo immensamente la bellezza dei paesaggi
trentini. La natura, come emozione, è ispiratrice del mio percorso artistico». Nel corso degli anni la Zen ha anche spesso alternato alle “trasparenze” paesaggi diciamo più “trentini” con colline “rosse” di papaveri, oppure casolari immersi in un bagno color ocra autunnale.
Insomma, la sua è una pittura che estrinseca gli “stati d’animo del colore”, e per questo incontra sempre molti estimatori.
Claudia Salvadori, invece, proviene dal profondo Trentino, in quel di Denno in Val di Non, e dopo aver iniziato come autodidatta ha seguito alcuni corsi di pittura, prima di disegno dal vero, con Claudio Paolini, poi anche di scultura lignea con Imma Gracia Aribas, e infine, possiamo dire he ha trovato la sua strada con il corso di pittura di Albert Dedja che l’ha avvicinata ad un discorso di forma e colore che lei ha via via applicato ad una ricerca sul mondo femminile, dedicandosi in particolare a ritrarre donne di vari tipi e ambientate in varie situazioni: carnali e sensuali, oppure timide e fragili, esibite on forza oppure misteriose. Spesso riprende i volti di attrici famose, ma comunque le fa sue, inquadrandole in situazioni di volta in volta intriganti.
Punto determinante di tutti questi ritratti è l’attenzione per lo “sguardo” che la Salvadori pone al centro delle sue composizioni realizzate a volte con una stesura levigata, ma più spesso optando per una voluta matericità che conferisce a questi ritratti una pulsione quasi come ad u scire dal quadro.
L’artista ha definito la sua pittura come il suo paradiso segreto, ma in realtà è un segreto che a lei piace condividere.
Sabrina Ferrari nasce, vive e lavora a Verona dove, dopo gli studi di Liceo Artistico, Accademia di Belle Arti e Scuola del marmo, ha iniziato la sua esperienza lavorativa in Fonderia Artistica in bronzo, ed anche avviando delle collaborando con vari artisti, italiani e stranieri. Dal 2004 avvia un ciclo di esposizioni in Italia e poi in tutti i continenti.
Dopo aver lavorato per anni solo con il bronzo recentemente lavora con l’acciaio Corten abbinato al bronzo, un abbinamento che le permette di ottenere (ed offrire) un particolare fascino tattile particolare. Infatti mediamente una persona, se pensa alla scultura la sua mente va alle sculture classiche, a corpi levigati, candidi. Invece, dall’inizio del secolo scorso, la scultura è stata investita da una serie di sperimentazioni da parte delle avanguardie che l’hanno prima smembrata e poi (per fortuna) ricomposta. Soprattutto le hanno spesso conferito uno slancio dinamico che prima non aveva. Slancio dinamico che la Ferrari ha fatto suo e che si estrinseca non solo nell’insieme della figurazione, che spesso è, appunto, slanciata e contorta, ma piuttosto nella “factura” di superficie che sembra scossa e martoriata ma che in realtà è il vero dato riconoscibile, tutto suo, che rende le sue opere sono affascinanti
Insomma, una mostra che offre tre differenti approcci, femminili, e qualitativi all’Arte contemporanea, con una sequenza di opere che non lasceranno indifferenti i visitatori e probabilmente lasceranno anche un segno nella loro “memoria di visione”, un segno che farà considerare il fatto che l’Arte di oggi è anche donna… eccome se lo è !
SABATO 5 ottobre ORE 18.00: INAUGURAZIONE
presentazione con buffet accompagnato da Trento DOC PISONI.
SABATO 12 ottobre ORE 20.30: Il gruppo Scripta appassionati di scrittura, presentano “Intrecci di parole “ a cura di Viky Keller.
DOMENICA 13 ottobre ORE 18.00: “ Le signore del tabacco, storie delle Zigherane ” raccontati dall’esperto conoscitore Gianni Bezzi.
SABATO 19 ottobre ore 20.30: “Eleganza in mostra” sfilata di moda tra arte e design presentata da SOTTINTESE.
DOMENICA 20 ottobre ORE 18: “Donne al vertice” incontro con dott.ssa Silvia Arlanch presidente gruppo Dolomiti Energia dott.ssa Debora Furlani direttrice infrastrutture A.P.S.S. e dott.ssa Camilla Lunelli Vicepresidente cantine Ferrari
DOMENICA 27 ottobre ORE 18: Performance in diretta con gli artisti e musica jazz con il gruppo “ Swing Light Jazz ”
MERCOLEDI 30 ottobre ORE 20: Per tutti presso LA LOCANDA DELLE TRE CHIAVI di Isera cena a tema “ sapori e storie di donne tavola rosa “ gradita la prenotazione.