Interculturalità in film

Cinema

mercoledì 7 dicembre
ore 20.00 "L'odio" di Mathieu Kassovitz (Francia 1995)
ore 22.00 "Un bacio appassionato" di Ken Loach (G.B. 2004)

giovedì 8 dicembre
ore 18.00 "L'abbraccio perduto" di Daniel Burman (Argentina 2004)
ore 20.00 "Piccoli affari sporchi" di Stephen Frears (G.B. 2002)
ore 22.00 "Alila" di Amos Gitai (Israele 2003)

"L'odio" di Mathieu Kassovitz (Francia 1995)
Venti ore, una giornata balorda e una notte brava nella vita di tre giovani proletari: un bianco ebreo, un maghrebino e un africano, alla deriva tra il quartiere di Muguets, a 30 km dalla torre Eiffeil, e il centro di Parigi. Nel loro vagabondare c'e' disperazione, rabbia, odio. Capofila dei film di Banlieue tendenza del cinema giovane francese alla metà degli anni '90 che racconta la lacerata realtà della periferia metropolitana, i suoi meriti sono soprattutto stilistici: attori, dialoghi incalzanti a ritmo di rap, musica reggae, sapiente costruzione drammatica, abilita' nelle digressioni, bianconero sporco e allucinato. Premio della regia a Cannes, 2 milioni di spettatori in Francia.

"Un bacio appassionato" di Ken Loach (G.B. 2004)
Glasgow. Casim, un dj che sogna di possedere un giorno un night club, e con Roisin, una bella insegnante, si innamorano perdutamente; ma la società in cui vivono non accetta la loro relazione: lui è un musulmano di origine pachistana, lei è una ragazza bianca e cattolica. a complicare ulteriormente le cose, i genitori di Casim hanno organizzato per lui un fidanzamento con la cugina Jasmin che presto arriverà direttamente dal Pakistan, e lei che insegna in una scuola cattolica, ha bisogno di un permesso per ottenere un lavoro....

"L'abbraccio perduto" di Daniel Burman (Argentina 2004)
Ariel trascorre le sue giornate in un piccolo centro commerciale multietnico (una babele di lingue e personaggi) di Buenos Aires dove la madre gestisce un negozio di biancheria intima. La sua insofferenza, dovuta ad una precoce separazione dal padre che accusa di averlo ingiustamente abbandonato, si trasformerà insieme al suo mondo con l'improvviso ritorno del genitore perduto....

"Piccoli affari sporchi" di Stephen Frears (G.B. 2002)
Okwe è un immigrato clandestino nigeriano che si guadagna da vivere a Londra, facendo l'autista di taxi e l'addetto alla reception di un albergo malfamato. Per riuscire a far quadrare i conti, egli divide l'abitazione con Senay, una profuga turca in cerca di asilo che fa la cameriera nel suo stesso albergo. Il precario equilibrio della situazione viene messo in pericolo quando Okwe scopre, nel water di una delle camer dell'hotel, un cuore umano. Medico nel suo paese d'origine, egli viene invitato a prendere parte a un osceno traffico di organi, espiantabili da clandestini desiderosi di un passaporto. La stessa Seney, per la quale egli prova un tenero affetto, è tentata di vendere un rene per potersi recare negli U.S.A. e avere una seconda possibilità...

"Alila" di Amos Gitai (Israele 2003)
Periferia di Tel Aviv, vicino al confino con Jaffa: in un condominio si incrociano le vite i destini ed i sentimenti delle persone che lo abitano... luogo-allegoria della diaspora, che ha trasposto comunità diverse da una parte all'altra del mondo, il condominio è raccontato in quaranta piani; ogni azione è risolta in un' unica inquadratura. A tratti, Gitai esce dalle mura per raccontarci un'altra vicenda, emblematica delle tensioni in atto nell'odierna Israele.


organizzazione: Altrimondi - in collaborazione con ICEI Trento