L'altra metà dell'Impero: la sindrome del Trianon

Convegno

La seconda Guerra dei Trent'anni

Mercoledì 19 novembre 2014, alle 17,30, a Trento, nella Sala degli Affreschi della Biblioteca comunale (Via Roma 55) il Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale e la Fondazione Museo Storico del Trentino organizzano l’incontro-dibattito L’altra metà dell’Impero. L’Ungheria e la sindrome del Trianon. Interviene Davide Zaffi. Introduce Fernando Orlandi.
 

In un edificio secondario dei giardini nella tenuta di Versailles, il Trianon, fatto costruire da Luigi XV per trovar ristoro durante le passeggiate, si tenne la cerimonia della firma del Trattato di pace con la parte ungherese della Monarchia asburgica il 4 giugno 1920.
Il luogo, simbolicamente, e i tempi indicano lo stato di prostrazione in cui si trovava l’Ungheria: agli anni della grande guerra erano seguiti l’esperimento della repubblica sovietica di Béla Kun e una sanguinosa guerra civile.
La pace che l'’Ungheria dovette sottoscrivere le toglieva due terzi del territorio e oltre un terzo dei cittadini. Al confronto, il trattato con la Germania poteva definirsi moderato. La reazione nel paese fu di netto rifiuto e più ancora della classe politica, consapevole della precarietà della situazione, fu la società civile, l’opinione pubblica a esprimere in mille modi, dal drammatico al patetico, la volontà di non accettare la pace imposta negandosi perfino a discuterne le prospettive. Anzi, il trauma del Trianon venne coltivato in quanto tale e si ebbe cura che i suoi effetti rimanessero emotivamente sempre presenti. Il trauma si convertì in sindrome, paralizzando ogni movimento che potesse aiutare a superarlo.
Occorsero anni, una decina, prima che il netto rifiuto del Trianon, pur non venendo mai meno, assumesse forme che esprimevano qualcosa di più che semplice dolore o sterile protesta.
All'’inizio degli anni Trenta alcuni intellettuali cominciarono a elaborare sul piano retorico tentativi di interpretare la nuova realtà, invece di negarla tout court. Erano raccolti attorno alla redazione della rivista liberale Magyar Szemle e i loro elaborati, alcuni dei quali verranno discussi durante la conferenza, avevano la caratteristica di prefigurare un assetto della Mitteleuropa, o della sua parte orientale, diverso da quello dei trattati parigini, e avevano il merito, agli occhi dei proponenti, di raccogliere e valorizzare le più valide esperienze politiche e culturali del passato della regione. Si riteneva possibile passare dalla Grande Ungheria, crollata nel 1918, a una Nuova Ungheria che ne raccogliesse l’eredità. L’avventura hitleriana e la lunga occupazione sovietica hanno vanificato le prospettive, più o meno realistiche, di quei progetti.
Oggi il Trianon non è un problema politico attuale, ma il 4 giugno, per iniziativa del governo Orbán, è stato comunque recentemente proclamato dal Parlamento ungherese giorno di doglio nazionale.
La vicenda del Trianon e il suo portato storico sono affrontati nell’incontro-dibattito L’altra metà dell’Impero. L’Ungheria e la sindrome del Trianon, che si terrà a Trento mercoledì 19 novembre, alle ore 17,30, nella Sala degli affreschi della Biblioteca comunale (Via Roma 55). L’incontro è organizzato dal Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale e dalla Fondazione Museo Storico del Trentino. Interviene Davide Zaffi. Introduce Fernando Orlandi.

Davide Zaffi, già collaboratore dell’Európa Intézet (Istituto europeo) di Budapest, si occupa da anni della storia della Monarchia asburgica e degli stati successori. Su questi temi ha pubblicato numerosi lavori in diverse lingue.

L'’iniziativa rientra nel programma ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale per la commemorazione del centenario della Prima Guerra Mondiale.

Questo incontro è il terzo del ciclo “La seconda Guerra dei Trent’anni”, organizzato dal Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale e dalla Fondazione Museo Storico del Trentino.


organizzazione: Centro Studi sulla Storia dell'Europa Orientale - Fondazione Museo Storico del Trentino