L'amore segreto di Ofelia

Teatro

Trento a Teatro
Trento Oltre

Balletto Civile/Fondazione Teatro due e Pier Francesco Pisani
L'amore segreto di Ofelia
Di Steven Berkoff
Ideazione e messa in scena Michela Lucenti e Maurizio Camilli
Scrittura fisica Michela Lucenti
Drammaturgia sonora Maurizio Camilli
Disegno luci Pasquale Mari
Spazio scenico Alberto Favretto
Con Michela Lucenti e Maurizio Camilli
Voce di Gertrude Elisabetta Pozzi

La vicenda del Principe di Danimarca e della sua amata Ofelia è nota.
Steven Berkoff parte da questa e con un esperimento teatrale ricostruisce un loro segreto e ipotetico rapporto epistolare. Un pretesto per scandagliare i silenzi e le domande senza risposta di questo grande testo.
Trentanove lettere, brevi monologhi che come in un inesorabile conto alla rovescia esplorano i meandri della relazione fra i due personaggi che Shakespeare suggerisce solamente.
Un linguaggio carnale temperato con la tenerezza e l’ironia che si svolge fra immagini di amore cortese, desiderio sessuale e premonizioni della futura tragedia.
Quello che ci stimola in questa sfida è di rendere queste parole corporee, parole che esprimono passioni del tutto contemporanee, costruire una drammaturgia fisica sfruttando la complicità e l'alternanza del rapporto epistolare, parole e gesti che si infilano, si sovrappongono, costruiscono immagini e emozioni, una recitazione sottratta, con la parola che diventa un vomito un pretesto per creare una partitura fisica figlia dello stato interiore che stanno vivendo, senza perdersi in motivazioni psicologiche da addurre alla follia, solo l'uso furioso di corpi incastrati in un sistema, che vorrebbero liberarsi dalle trame delle tumultuose vicende ambientate ad Elsinor.
Due creature due universi sotto un microscopio emotivo.
La tensione verso l'altro, la tensione uomo donna, tutta svolta dentro di se.
Lo " spazio corpo" come risuonatore di un desiderio, il corpo gabbia dell'energia e dell'azione
e lo spazio scenico anche quello una gabbia per due criceti sulla ruota.
Un' entomologia del desiderio, tradotta in un 'azione fisica instancabile, scomposta, compressa.
Due pensieri solitari e inquieti, tradotti in fiumi di parole densi come lava, i loro contatti solo pochi attimi e sotto gli occhi dei padri.


organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara - Teatro Portland Nuovi Orizzonti Teatrali