L'importante è non cadere dal palco

L'eclettico Paolo Rossi sarà il protagonista, da giovedì 19 marzo al Teatro Sociale di Trento, del nono appuntamento inserito nel calendario 2014-2015 della “Grande Stagione” della Prosa organizzata dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara

Teatro
foto Gioia Casale [ Pagina Facebook Paolo Rossi]

Benvenuti a Teatro
Stagione Grande Prosa

La Corte Ospitale
L'importante è non cadere dal palco
Lezioni di teatro
con Paolo Rossi
e con Emanuele Dell’Aquila e Alex Orciari
produzione La Corte Ospitale

Paolo Rossi racconta il teatro e la contemporaneità nel modo che da sempre lo contraddistingue: irriverente, rivoluzionario, pirotecnico, incontenibile. Parte dalle prime esperienze nel cabaret, culminate all'inizio degli anni Novanta nel programma televisivo di RAI 3 Su la Testa, una trasmissione che fece epoca, per passare al suo Mistero Buffo in versione pop con il quale volle rendere omaggio al maestro Dario Fo.
E poi il rapporto coi classici: Questa sera si recita Molière – dramma da ridere in due atti, in cui Rossi veicola forti riferimenti all’attualità all’interno di un’antica recita affidata ai guitti della commedia dell’arte, oppure il Romeo & Juliet shakespeariano dove il pubblico, chiamato ad agire all’interno della rappresentazione, diventava senza possibilità di scampo parte integrante dello spettacolo.
Un excursus che omaggia i suoi maestri e non trascura citazioni per amici musicisti come Enzo Jannacci e Giorgio Gaber, offrendo “lezioni di teatro in pillole per giovani artisti” ai quali Paolo Rossi sa rivolgere parole di speranza, perché «il teatro può tornare a occupare nella società un importante ruolo, se saprà giocare sui confini tra realtà e finzione.»

L'eclettico Paolo Rossi sarà il protagonista, da giovedì 19 marzo al Teatro Sociale di Trento, del nono appuntamento inserito nel calendario 2014-2015 della “Grande Stagione” della Prosa organizzata dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara. In scena «L'importante è non cadere dal palco – Lezioni di teatro». Si replica venerdì 20 (ore 20,30), sabato 21 (ore 21,00) e domenica 22 marzo (ore 16,00). 

Paolo Rossi sarà in scena da giovedì 19 a domenica 22 marzo al Teatro Sociale di Trento per impartire “lezioni di teatro”, ovviamente a modo suo, con lo spettacolo «L'importante è non cadere dal palco», titolo ricavato dal testo della canzone dei Modena City Ramblers, divertente e sguaiata, “Le lucertole del folk”.

Si tratta di una lezione spettacolarizzata in cui l'artista ripercorre il meglio del suo repertorio, arricchito da aneddoti che riguardano la sua vita e il suo mestiere, svelando al pubblico quello che c’è dietro ai suoi pezzi migliori.

Friulano di nascita e milanese d’adozione, Paolo Rossi spazia da ormai trent’anni dai club ai grandi palcoscenici, dal teatro tradizionale al cabaret, dalla televisione al tendone da circo. E ovunque ha proposto il suo personale modo di fare spettacolo che, pur immergendosi nelle tematiche contemporanee, non prescinde dall’insegnamento dei classici antichi e moderni.

Accompagnato in scena dalle musiche di Emanuele Dall’Aquila alla chitarra (al suo fianco ormai da quindici anni) e da Alex Orciari al contrabbasso, Paolo Rossi ci racconta in questo spettacolo il teatro e la contemporaneità nel modo che da sempre lo contraddistingue: irriverente, rivoluzionario, pirotecnico, incontenibile, partendo dalle prime esperienze nel cabaret, culminate all'inizio degli anni Novanta nel programma televisivo di RAI 3 Su la Testa, una trasmissione che fece epoca. Straordinario e intelligente intrattenitore, Paolo Rossi, era affiancato da Cochi Ponzoni e Lucia Vasini. Vennero poi Scatafascio su Italia1, le ospitate da Fabio Fazio e lo spettacolo itinerante Il Circo di Paolo Rossi.

Un'altra tappa del percorso artistico dell'attore su cui si sofferma lo spettacolo è il Mistero Buffo in versione pop con il quale Paolo Rossi volle rendere omaggio al maestro Dario Fo recitando con il pubblico (e non per il pubblico) con continui cambi di registro, confondendo la finzione con la realtà, i sogni del popolo con la cronaca. 

E poi il rapporto coi classici: Questa sera si recita Molière – dramma da ridere in due atti, in cui Paolo Rossi veicola forti riferimenti all’attualità all’interno di un’antica recita affidata ai guitti della commedia dell’arte, oppure il Romeo & Juliet shakespeariano dove il pubblico, chiamato ad agire all’interno della rappresentazione, diventava senza possibilità di scampo parte integrante dello spettacolo. Un excursus che omaggia i suoi maestri e non trascura citazioni per amici musicisti come Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci, che omaggia con due personalissime versioni di Ho visto un re e Saltimbanchi.

«Lo spettacolo – scrive Giulia Santi sul sito wipradio.it – unisce recitazione, canto e improvvisazione. E l’improvvisazione è un’altra delle regole del comico: trovare su due piedi la storia adatta a catturare e a far ridere il pubblico presente, magari raccontando una storia vera come se fosse finta, riempiendola di dettagli particolari e condendola col tono drammatico che trasforma una semplice barzelletta in un episodio da sbellicarsi dal ridere. Impostato tutt’altro che come una lezione, 'L'importante è non cadere dal palco' è costituito da una serie di gag unite dal filo conduttore delle lezioni di teatro e armonizzate dalla bravura dei tre sul palco, i quali legano le varie parti che si succedono in un’apparente ordine casuale scaturito da veri o presunti vuoti di memoria stringendole insieme coi lacci della musica.»

Sono lezioni di teatro in pillole impartite da un personaggio irriverente che sulla home page del suo sito Internet arriva a scrivere «C'è della gente che si domanda: "Teatro, cos’è il teatro? Un luogo dove persone vive incontrano delle altre persone vive e si divertono, senza che ci sia un ministro o una troia." Chiedo scusa per il turpiloquio, io ho tre figli e mai mi sono permesso davanti a loro di dire la parola ministro». Ma Paolo Rossi sa anche rivolgere ai giovani colleghi parole di speranza, perché «il teatro può tornare a occupare nella società un importante ruolo se saprà giocare sui confini tra realtà e finzione, quadro e cornice, scena, quinta e platea e soprattutto se sapranno i suoi attori disciplinarsi per recitar nello stesso momento qui e altrove.» L'importante, è non cadere dal palco!  

Giovedì 19 marzo il sipario del Teatro Sociale si alzerà alle 20.30. Sono previste repliche venerdì 20 (ore 20.30), sabato 21 (ore 21.00) e domenica 22 marzo (ore 16,00). 


organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara