L'importanza di chiamarsi Ernest
Ravina Teatro
Gruppo Teatrale Tuenno
L'importanza di chiamarsi Ernest
di Oscar Wilde
Traduzione e Regia di Federico Odorizzi
PERSONAGGI
CECILJ CARDEW
REV. FREDERICK CHASUBLE D.D.
ALGERNON MONCRIEFF
JOHN WORTHING J.P.
MERRIMAN
LONE / GRIBSBJ
MISS PRISM
HON GWENDOLEN FAIRFAX
LADJ BRACKNELL INTERPRETI
Giulia Concini
Elia Fedrizzi
Francesco Leonardi
Gianni Leonardi
Matteo Leonardi
Federico Odorizzi
Serena Pichenstein
Gennj Preti
Valentina Zuech
LUCI e AUDIO: Simone Zambiasi
TRUCCO: Renata Cristan e Daniela Marchetti
SCENOGRAFIE: Leonardo Dallago
TRADUZIONE E REGIA: Federico Odorizzi
Il titolo originale contiene un gioco di parole tra il nome Ernest e laggettivo earnest (onesto), che in inglese sono omofoni.
Algernon e Jack, amici di vecchia data, vivono il primo in città ed il secondo in campagna.
Algernon ha inventato un amico malato di nome Bunbury per andarsene in campagna quando vuole divertirsi o evitare impegni mondani, mentre Jack ha inventato un fratello di nome Ernest per avere una scusa per andare in città a divertirsi.
Jack (che quando è in città usa il nome del suo fantomatico fratello, Ernest) è innamorato della cugina di Algernon, Gwendolen, che ricambia il suo amore perché ha sempre sognato di amare un uomo di nome Ernest; i due però non si possono sposare, perché la madre di Gwendolen, Lady Bracknell, si oppone quando viene a sapere che Jack è un orfano.
Una visita alla casa di campagna di Jack porterà ad una serie di equivoci ed eventi culminanti con un finale a sorpresa.