L'impronta nel tempo
Edizioni Osiride invita tutti gli interessati alla presentazione del libro di
Mara Davi
L'IMPRONTA NEL TEMPO
La scarpa dalle origini al ventunesimo secolo
Si parlerà anche di Confraternita dei calzolai tedeschi e italiani a Trento, di sgalmere, di callegari e garbari, di Torre dellAquila a Castello del Buonconsiglio, di Castel Thun.
Interventi:
Bruno Dorigatti, presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento
Andrea Leonardi, Università di Trento
Roberta Giovanna Arcaini, Soprintendenza Beni storico-artistici librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento
Sarà presente lautrice.
Questo libro propone una lettura innovativa e curiosa della storia della scarpa e dellarte della calzatura nella civiltà occidentale, dalla Preistoria al Ventunesimo secolo, colmando un vuoto nel panorama bibliografico di settore, per completezza e approfondimento storico degli argomenti trattati.
È stata raccolta una curiosa sfida rappresentata dall'identificazione delle tipologie e dei modelli di calzature, in base alle fonti scritte, iconografiche e materiali, ricercate nelle diverse epoche, costituendo cio' una originale raccolta che illustra levoluzione della calzatura nel tempo.
Lorizzonte temporale trattato nella prima parte del libro corrisponde alla descrizione della storia della calzatura nei periodi più remoti, dalla Preistoria al tempo dei Romani, riportando le notizie e gli approfondimenti raccolti in quasi dieci anni di ricerca, anteponendo ad ogni periodo un utile inquadramento sintetico delle principali notizie storiche e di costume.
In seguito si è descritta levoluzione della scarpa dal Medioevo allEtà moderna, con le numerose testimonianze e paralleli rispetto ai giorni nostri, fino a descrivere lEtà contemporanea. Lo sguardo, rafforzato dai numerosi approfondimenti storici, si è poi proiettato sugli stilisti italiani e ai calzolai moderni, con illustrazioni molto particolari e testimonianze di rara efficacia e rappresentatività dellarte italiana della calzatura.
Le esposizioni museali storiche italiane visitate e descritte nel libro, costituiscono una sorta di museo diffuso della tradizione calzaturiera. Di rara bellezza le riviste illustrate di moda scovate nella collezione di Castel Thun, che illustrano le calzature italiane, tedesche e francesi in voga nellOttocento. Molto interessante anche la ricerca compiuta e descritta sulla corporazione medioevale dei caliari italiani e tedeschi di Trento (dal tardo latino caligarius) e l'identificazione dei modelli di calzatura utilizzati dai vari ceti sociali nel cinquecentesco Ciclo dei mesi raffigurato sulle pareti di Torre dellAquila nel Castel del Buonconsiglio a Trento, oltre alla rappresentazione della scarpa in famosi dipinti e nelle favole più classiche