L'incanto d'Avvento e di Natale con Giovanni Gabrieli
Trento Musicantica 2013
Il Festival Internazionale «TRENTO MUSICANTICA», organizzato dal Centro di eccellenza Laurence K. J. Feininger con il supporto del Centro Servizi Culturali S. Chiara, proporrà domenica 17 novembre nella chiesa di San Francesco saverio in via Belenzani il quarto concerto della sua 27ª edizione.
Il Gruppo vocale "La Stagione Armonica" e l'ensemble strumentale "La Pifarescha", diretti da Sergio Balestracci, presenteranno «L'incanto d'Avvento e di Natale con Giovanni Gabrieli».
La Stagione Armonica
dir. Sergio Balestracci
PROGRAMMA
Giovanni Gabrieli (1557-1612)
Canzon II per organo solo (1608) 1
Beata es Virgo Maria a 6 2
Sancta Maria a 7 2
Sancta et immaculata a 8 2
Litaniae Beatae Mariae Virginis a 8 3
Canzon III (1608) 1
Magnificat a 8 2
Cantate Domino a 8 3
Jubilate Deo a 8 2
Canzon IV (1608) 1
O Jesu mi dulcissime a 8 2
Angelus Domini a 8 2
O magnum mysterium a 8 4
Hodie Christus natus est a 8 5
1 Canzoni per sonare con ogni sorte di stromenti, Alessandro Raveri, Venezia 1608
2 Sacrae Symphoniae... 6, 7, 8, 10, 12, 14, 15 & tam vocibus quam instrumentis, Angelo
Gardano, Venezia 1597
3 Symphoniae sacrae Joannis Gabrielii, Bartolomeo Magni, Venezia 1615
4 Concerti di Andrea et di Giovanni Gabrieli, Angelo Gardano, Venezia 1587
5 Reliquiae sacrorum concentuum Giovan Gabrieli, Paul Kauffmann, Nürnberg 1615
Giovanni Gabrieli è un gigante della produzione sacra e strumentale tra Rinascimento e Barocco. Dal 1585 alla morte (avvenuta nel 1612) fu organista nella basilica di San Marco a Venezia, chiesa che non era la cattedrale di Venezia, ma la cappella privata del Doge. Questo fatto spiega la straordinaria libertà di linguaggio musicale sacro che ha sempre abitato la basilica e spiega anche la stupefacente sperimentazione stilistica dei suoi maestri di cappella. Il magniloquente 'stile veneziano' con le ampie masse sonore, il trattamento policorale delle voci, gli effetti di eco e l'uso sempre maggiore di strumenti concertanti fanno di Giovanni Gabrieli il primo vero grande compositore sacro barocco.
Il programma permette di gustare alcuni capolavori liturgici di Giovanni Gabrieli, scritti per le feste d'Avvento e di Natale in San Marco e destinati ad organici da sei a otto voci, alternati a canzoni strumentali che mostrano il suo alto magistero contrappuntistico.
Lo stupefacente colore vocale e strumentale dell'esuberante scrittura di Giovanni Gabrieli si sposa in modo felicissimo con i testi mariani e natalizi, che l'esperto compositore veneziano sa scolpire nella mente e nel cuore degli ascoltatori attraverso gioiose imitazioni, ritmi baldanzosi, cambi improvvisi di tempo e di sonorità, vivaci reiterazioni di frasi che riverberano come ondate sonore nello spazio liturgico divenuto luogo di amplificazione della bellezza di lode a Cristo e a Maria.
Un mottetto esclama: O magnum mysterium et admirabile sacramentum ut animalia viderent Dominum natum iacentem in praesepio! Beata virgo cuius viscera meruerunt portare Dominum Christum. Alleluia. [O grande mistero e mirabile sacramento, che gli animali vedessero il Signore appena nato giacente nella mangiatoia. Beata la Vergine il cui ventre meritò di portare il Signore (Gesù) Cristo. Alleluia]. Quel grande mistero dell'incarnazione, evocato nell'incipit del mottetto, è magistralmente tradotto da Gabrieli con un plastico gesto melodico che si apre con un ampio intervallo di quinta e che è reiterato in imitazione. L'esteso Alleluia finale si staglia con un evidentissimo cambio di metro rispetto alla sezione precedente e conclude in modo solenne e gioioso la composizione.
Giovanni Gabrieli è sempre attento a tradurre - come accade in O magnum mysterium - tutte le pieghe espressive del testo e ad utilizzare tutti i mezzi del nuovo linguaggio musicale nato alla fine del Cinquecento, che per la prima volta intende veicolare, attraverso la scrittura musicale, gli 'affetti' del testo letterario, anche nella musica liturgica.
L'inedito impasto tra timbri vocali e timbri strumentali, bandito nella scuola policorale romana ma favorito a Venezia per la particolare situazione della Basilica marciana, sarà più tardi esportato in molte chiese d'Europa. La musica liturgica barocca, grazie al modello veneziano, accoglierà senza riserve l'uso degli strumenti nelle celebrazioni e permetterà il travaso di modelli, di linguaggi e di stili tra musica sacra e musica profana.
organizzazione: Centro di eccellenza Laurence K. J. Feininger - Centro Servizi Culturali S. Chiara