L’internet africana tra DAD, censura, gap su accesso e contenuti, decolonizzazione

Antonella Sinopoli, Giornalista e direttrice Voci Globali

Incontri e convegni , Convegno

Nell’ultimo decennio, nell’Africa sub-sahariana, il costante miglioramento della connessione alla rete e il conseguente aumento del numero di persone che posseggono un cellulare, ha cambiato il modo di interagire all’interno della società.

La rivoluzione tecnologica ha determinato vantaggi, ma anche ampliato gap tra classi sociali.

La tecnologia è diventata  da un lato uno strumento per aprirsi al mondo, ma fa così tanta paura a chi governa da essere il primo oggetto di censura nel corso, ad esempio, di elezioni. In un continente dove l’uso di Internet è più diffuso dell’energia elettrica la didattica a distanza – nel periodo del lockdown – ha evidenziato le differenze sociali e di genere, determinando un ritardo nell’apprendimento scolastico che sarà difficile colmare. Intanto, però, Internet sta rappresentando il modo – soprattutto per le giovani generazioni – di parlare di sé, nel tentativo di decolonizzare l’informazione e la narrazione sull’Africa.

Antonella Sinopoli, giornalista e direttrice Voci Globali

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