L'orizzonte sonoro del mondo antico: incontri di archeologia musicale

Manifestazioni ed eventi

Un viaggio alla scoperta delle radici della musica per comprendere meglio le culture antiche. Questo il tema de “L’orizzonte sonoro del mondo antico”, tre incontri di archeologia musicale ospitati nella storica ambientazione della Tridentum romana del S.A.S.S., lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, nel cuore di Trento, sotto piazza Cesare Battisti. L’iniziativa, proposta per la prima volta a livello nazionale, è curata dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento e dal Conservatorio “F.A. Bonporti” in collaborazione con l’Archeoclub d’Italia–Sede di Trento. Obiettivo comune alle Istituzioni coinvolte è quello di allargare le rispettive conoscenze verso ambiti finora solo parzialmente esplorati, nella convinzione che lo studio di civiltà musicali lontane e diverse possa contribuire ad illuminare aspetti inediti di quelle culture ed a meglio comprendere gli orizzonti artistici di oggi

7 marzo
Da Orfeo a Iside: archeologia musicale dei miti e dei misteri
prof. Roberto Melini, docente di Archeologia musicale del mondo antico presso il Conservatorio di Trento
Nel corso del primo appuntamento “Da Orfeo a Iside: archeologia musicale dei miti e dei misteri”, in programma mercoledì 7 marzo alle ore 17.30, Roberto Melini, docente di Archeologia musicale del mondo antico presso il Conservatorio di Trento, traccerà un percorso attraverso la proiezione d’iconografie e manufatti e l’ascolto di frammenti letterari e musicali, ricostruendo culture e suggestioni e inquadrando lo stato delle ricerche sull’orizzonte sonoro dei popoli dell’antichità. Da Orfeo, Pan, Marsia e le Muse, a Dioniso, i Lari, Cibele ed Iside: la musica dono degli dei agli uomini così come la pensavano gli antichi, che i miti raccontano; e la musica dono degli uomini agli dei, nelle espressioni che concretamente hanno accompagnato i riti e i misteri dell’epoca classica.

19 aprile
Per un’etnomusicologia del mondo antico
Prof.ssa Donatella Restani, docente di Civiltà musicale antica presso l'Università di Bologna sede di Ravenna
“Per un’etnomusicologia del mondo antico” è il titolo del secondo incontro, che si terrà giovedì 19 aprile a cura di Donatella Restani, antropologa della musica e docente di Civiltà musicale antica presso l'Università di Bologna sede di Ravenna. L’incontro tra l’etnomusicologia e la storia può costituire una nuova prospettiva di studio per le tradizioni musicali dei popoli antichi? Si discuterà questa ipotesi sulla base sia di testimonianze scritte e figurative sugli eventi sonori e le azioni sonore dei Greci e dei Romani, sia alla luce di una recente (Ravenna, 2006) raccolta di studi sul tema, dedicata a Roberto Leydi pioniere dell’ “altra” musica e appassionato sostenitore della sua dimensione storica.

16 maggio
Musiche su pietra e papiro: l’interpretazione dei documenti musicali antichi
Prof.ssa Eleonora Rocconi, docente di Storia della musica greca, romana e bizantina presso l'Università di Pavia, sede di Cremona
Il ciclo si conclude mercoledì 16 maggio con l’intervento “Musiche su pietra e papiro: l’interpretazione dei documenti musicali antichi” di Eleonora Rocconi, docente di Storia della musica greca, romana e bizantina presso l'Università di Pavia, sede di Cremona. La scrittura musicale in Grecia è documentata con certezza a partire dal III sec. a.C., quando compaiono i primi frammenti che utilizzano quale supporto scrittorio la pietra o il papiro. L’interpretazione di tali documenti è resa possibile dalle conoscenze tramandate dai trattati di teoria musicale, grazie alle quali è oggi possibile ricostruire l’universo sonoro degli antichi greci.

L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di collaborazione tra la Soprintendenza e il Conservatorio, volto a qualificare ulteriormente le rispettive proposte culturali e ad offrire alla cittadinanza e agli appassionati di musica e di archeologia occasioni di intrattenimento e di crescita culturale, sulla base di quanto già avviato lo scorso anno in occasione di MusicArte, la Festa Europea della Musica alla quale il Conservatorio aveva aderito tenendo recital musicali in alcuni luoghi d’arte della città fra cui, appunto, il S.A.S.S.
Proprio il S.A.S.S. nei prossimi mesi ospiterà infatti le lezioni del corso di “Archeologia musicale del mondo antico”, avviato quest’anno presso il Conservatorio e tenuto da Roberto Melini, musicista ed archeologo.
E’ di particolare suggestione l’appuntamento in occasione della IX Settimana della Cultura, in programma dal 12 al 20 maggio, che vedrà gli studenti del Conservatorio “Bonporti”, impegnati nel Laboratorio cameristico “Mondi Sonori Ensemble” a cura della prof.ssa Simonetta Bungaro, e nel Laboratorio di Arte Scenica a cura del professor Luca Ferraris, eseguire sulla strada romana del S.A.S.S. “Les Chansons de Bilitis”, capolavoro di Claude Debussy.


organizzazione: Provincia Autonoma di Trento Soprintendenza per i Beni Archeologici - Conservatorio F.A. Bonporti di Trento