L'orizzonte sonoro del mondo antico
L'orizzonte sonoro del mondo antico
Incontri di archeologia musicale
6ª edizione
Giunge alla sesta edizione Lorizzonte sonoro del mondo antico: incontri di archeologia musicale, iniziativa nata dal felice connubio tra archeologia e musica e promossa da ArcheoTrento in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento e il Conservatorio F.A. Bonporti, con il patrocinio della Facoltà di Lettere e Filosofia dellUniversità degli Studi di Trento. Coordinatore scientifico è Roberto Melini, già docente di Archeologia musicale del mondo antico presso il Conservatorio e lUniversità di Trento. Gli incontri, in programma l8 e il 29 febbraio e il 28 marzo, si tengono a Trento presso il S.A.S.S., lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, sito simbolo della Tridentum romana che racchiude duemila anni di storia della città in una ambientazione di particolare fascino.
Continua così lavvincente viaggio - intrapreso nel 2007 in coincidenza con lavvio presso il Conservatorio trentino del corso di Archeologia musicale del mondo antico tenuto da Roberto Melini, musicista ed archeologo - alla scoperta delle radici della musica con lintento di illuminare aspetti inediti delle culture antiche e allo stesso tempo di comprendere meglio gli orizzonti artistici di oggi.
Nel corso degli anni liniziativa è andata sviluppandosi suscitando un interesse crescente e coinvolgendo numerosi e autorevoli studiosi (Bellia, Cassio, Castaldo, Ciarlantini, Hagel, Iannace, Lepore, Li Castro, Maniquet, Martinelli, Pappalardo, Restani, Rocconi, Roncador, Simini, Wallace, oltre allo stesso Melini) e un numeroso pubblico di addetti ai lavori e di appassionati che ha affollato le conferenze.
Ledizione 2012 si apre mercoledì 8 febbraio alle ore 17.30, con Grazia Tuzi, docente di Etnomusicologia presso l'Università di Valladolid (Spagna), che presenterà "Un'eredità azteca: la danza dei Voladores nella Sierra Norte di Puebla (Messico)". Nelle comunità Nahua, abitanti la Sierra Norte di Puebla (Messico), è ancora praticata lantica Danza dei Voladores, eseguita da uomini che volteggiano acrobaticamente nellaria grazie al supporto di un enorme palo rituale. Eredità di una cultura risalente a prima dellarrivo degli Spagnoli, nel tempo questazione cerimoniale è divenuta strumento di affermazione didentità e di orgoglio politico: la presenza di cospicue testimonianze iconografiche relative a questa danza negli antichi codici aztechi costituisce segno di unimportante continuità storica, mentre linterpretazione delle implicite valenze simboliche offre legittimazione allautenticità della cultura indigena. A livello metodologico, questo studio è una riflessione sulle potenzialità di una ricerca basata sullinterazione fra archeologia della musica ed etnomusicologia, fra lo studio dei dati materiali/iconografici/testuali antichi e la lettura antropologica di determinate manifestazioni coreografico/musicali ancora vive.
Il secondo incontro, a cura di Raquel Jiménez Pasalodos, ricercatrice presso lUniversità di Valladolid, si tiene il 29 febbraio e avrà per titolo Lassedio di Numanzia visto da un archeomusicologo: lorizzonte sonoro della penisola iberica prima e dopo la conquista dei Romani. Il confronto tra i Celtiberi (popoli indigeni di tradizione celtica, che vivevano nel nord della penisola iberica durante l'età del Ferro) e i Romani, avvenuto a Numanzia tra 153 e 133 a.C., è diventato uno dei passaggi più noti della storia dellHispania antica. Questo episodio storico, trasmesso come un mito della resistenza di un popolo contro l'invasore, nasconde anche un tesoro archeomusicologico: i resti dei famosi corni numantini. Questi corni in ceramica rappresentano il più ricco patrimonio organologico protostorico iberico e ci forniscono indizi circa il comportamento musicale e sonoro dei Celtiberi. Sullo sfondo della storia del famoso assedio di Numanzia, narrato sulla base delle fonti scritte romane come pure tramite lindagine sulle testimonianze archeologiche, si presenteranno questi particolari reperti nel loro contesto di utilizzo, che era probabilmente militare e religioso. Inoltre verrà mostrato come sia stato possibile, grazie ad un attento lavoro di archeologia sperimentale, tentare una ricostruzione di questi strumenti musicali: cotti in una replica di un forno ceramico della Seconda età del Ferro, i corni numantini tornano a suonare.
Il ciclo di conferenze si chiude il 28 marzo con La musica della Bibbia, del popolo ebraico e dellantica terra di Palestina, a cura di Roberto Melini, musicista e archeologo. La ricostruzione dellorizzonte sonoro dellepoca raccontata nella Bibbia richiede di confrontarsi da un lato con le vicende di un popolo, quello ebraico, e dallaltro con la storia di un territorio, quello corrispondente allattuale Israele/Palestina. Se in passatolesegesi biblica poteva apparire una via sicura anche per la conoscenza degli aspetti riguardanti suoni e musica, solo negli ultimi decenni lo sviluppo dei metodi di ricerca ha consentito di superare preconcetti dogmatici e leggere obiettivamente i dati scientifici provenienti dallindagine archeologica. Cospicue evidenze materiali (strumenti musicali, iconografie e strutture) testimoniano il versante sonoro di comunità che, strette fra le popolazioni egizie ad Occidente e quelle mesopotamiche ad Oriente, hanno prodotto una cultura originale benché stratificata: un crogiolo di etnie, idee e comportamenti che ancora oggi sul sincretismo fonda la sua complessa e difficile identità.
La partecipazione agli incontri è libera e gratuita.
PROGRAMMA
8 febbraio | ore 17.30 L'orizzonte sonoro del mondo antico: incontri di archeologia musicale
Un'eredità azteca: la danza dei Voladores nella Sierra Norte di Puebla (Messico)
Grazia Tuzi, Università di Valladolid
29 febbraio | ore 17.30 L'orizzonte sonoro del mondo antico: incontri di archeologia musicale
Lassedio di Numanzia visto da un archeomusicologo: l'orizzonte sonoro della Benisola Iberica prima e dopo la conquista dei Romani
Raquel Jiménez Pasalodos, Università di Valladolid
28 marzo | ore 17.30 L'orizzonte sonoro del mondo antico: incontri di archeologia musicale
La musica della Bibbia, del popolo ebraico e dell'antica terra di Palestina
Roberto Melini, Conservatorio "F.A. Bonporti" di Trento
Coordinatore scientifico Roberto Melini
Informazioni
Provincia autonoma di Trento
Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici
Via Aosta, 1 - 38122 Trento
Tel. 0461 492161
sopr.librariarchivisticiarcheologici@provincia.tn.it
www.trentinocultura.net/archeologia.asp
organizzazione: Provincia Autonoma di Trento Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici