L'uomo meccanico

Cinema

PROSEGUE IL CICLO DI FILM DI FANTASCIENZA CREATURE MECCANICHE
Torna la robotica, cavallo di battaglia degli ultimi Discovery on film, questa volta non in documentario, ma nell'immaginario filmico, con film di fantascienza rari ed inediti a partire dal 1912, in una rassegna per veri cinefili.

L'UOMO MECCANICO
Italia, 1921
Genere: Fantascienza
Regia: Andrea Deed
Cast: Andrea Deed, Valentina Frascaroli, Matilde Lambert, Gabriel Moreau

Una banda di criminali capeggiata da una donna uccide lo scienziato che ha costruito un automa dotato di forza e intelligenza eccezionale e si impadronisce dei progetti per la sua costruzione. Interviene la polizia e, durante uno scontro, l'automa rimane danneggiato e della banda dei criminali solo la donna riesce a fuggire: costei rapisce la nipote dello scienziato e con il suo aiuto tenta di ricostruire l'Uomo Meccanico. Ma l'automa, per un guasto, impazzisce. Potrà essere messo fuori combattimento soltanto per mezzo di un altro automa appositamente messo a punto dal fratello dello scienziato.
Il film, praticamente sconosciuto e ritrovato dalla Cineteca italiana di Milano agli inizi degli anni '70, nel contrapporre in una lotta senza quartiere un mostro buono ad un mostro cattivo anticipa uno dei temi più ricorrenti nella produzione dell'horror e della fantascienza cinematografica.

CURIOSITÀ
• Un film italiano, il primo della storia del cinema che vede un robot tra i protagonisti. Oggi di questo film si è salvato solo uno spezzone di 35', che il museo civico è lieto di proporre al suo pubblico.
• Il regista Andrè Deed è famoso per la serie comica "Cretinetti" (per la Itala Film di Torino dal 1909), serie che lo rese noto in tutto il mondo.
• Il film, praticamente sconosciuto e ritrovato dalla Cineteca italiana di Milano agli inizi degli anni '70, nel contrapporre in una lotta senza quartiere un mostro buono ad un mostro cattivo anticipa uno dei temi più ricorrenti nella produzione dell'horror e della fantascienza cinematografica.
• Film interessante del cinema muto italiano, all'incrocio tra fantascienza e comicità. Il gigante futurista di Deed e la macchina - un monitor televisivo - che lo controlla anticipano le più celebri invenzioni de L'Inhumaine e di Metropolis.
• Il critico Michele Canosa in Cinegrafia (n. 4, 1991) ha sottolineato l'importanza di questo film, sia per la novità della presenza di una tematica fantascientifica nel cinema italiano - anche se associata al burlesco -, sia per le relazioni con l'iconografia futurista (Dalla presentazione del Video Mondadori a cura di Antonio Costa).
• L'opera sembrava scomparsa, finché una copia - incompleta - è stata trovata nella "Cinemateca Brasileira" di San Paolo. Il film superstite (740 metri su una lunghezza originaria di 1821 metri secondo il dato che si ricava dal visto di censura) è stato restaurato con i colori originali nel 1992 a cura della Cineteca di Bologna, nel laboratorio "L'Immagine ritrovata".


organizzazione: Museo Civico di Rovereto