La Forma del Vento

Percezioni sul cambio climatico

Mostra , Mostra fotografica

Monitoriamo quanto avviene attorno a noi come mai prima, eppure il nostro rapporto con la natura 

non ci è  mai sfuggito quanto ora. 

Nella mostra Stefano Cagol presenta una selezione di una decina di opere video, fotografiche e installazioni posizionate all’interno della torre e negli spazi esterni, che danno vita a un percorsofortemente evocativo e immersivo eoffrono spunti di riflessione su temi globali come quelli del cambio climatico, della sparizione dei ghiacciaie del mutamento dei venti.

Sono temi sempre più cruciali per la nostra società, sui quali l’artista si è interrogato fin da sempre attraverso la sua ricerca, intendendo l’arte come esperienza di riflessione e conoscenza, temi che ha scelto di approfondire presso questa sede espositiva d’eccezione, questo affasciante maniero medievale, facendosi ispirare dalle caratteristiche proprie del luogo, dalla presenza forte degli elementi della natura, il vento soprattutto, ma anche l’acqua e pietre di ferro, indizio dell’antica presenza di miniere che rendevano un tempo quest’area alpina un vero crocevia.

La neve in fiamme, zolle di terra che saltano in aria, un terreno che viene ferito aprono a molteplici livelli di lettura ed evocano una realtà complessa che ci ostiniamo a non vedere, ma è già di fronte ai nostri occhi. “Monitoriamo quanto avviene attorno a noi come mai prima, eppure il nostro rapporto con la natura non ci è mai sfuggito quanto ora”, afferma l’artista.

Il riferimento va ai fenomeni inaspettati del clima, che hanno portato tragedie anche in questi territori, alle tempeste e al vento che ha sradicato le piante in queste vallate alpine. Notiamo il vento (e la natura) solo quando si manifesta in maniera estrema e distruttiva, senza accorgerci che questi sono sintomi inesorabili di un mosaico che compone le questioni del clima e del disequilibrio nel nostro rapporto con la natura.

La mostra è organizzata dal Comune di Ossana con il supporto della Provincia autonoma di Trento.

IL CASTELLO

Il Castello di Ossanao Castello di San Michele, chiamato così dal santo a cui era dedicata la cappella, risale probabilmente all’epoca dei Longobardi (secoli VI-VIII), ma le prime testimonianze sono del 1191.

Posto in posizione strategica tra la regione trentina e l'Alto Bresciano, godeva di una piena amministrazione civile e penale coperta dalla Curia Episcopale. Costruito su uno sperone di roccia difficilmente accessibile da tre lati, fu abitato da diverse famiglie nobiliari: prima funzionari vescovili, poi i conti Tirolo-Gorizia. Nel XV secolo l’investitura passò ai de Federici della vicina Val Camonica, poi agli Heydorf e ai Bertelli. A cavallo fra Ottocento e Novecento fu comproprietaria del maniero Bertha von Suttner, Premio Nobel per la pace nel 1905.

Il castello presenta nel suo possente mastio alto circa 25 metri, l'elemento architettonico più caratteristico e meglio conservato dell'intero complesso.

Costi

 

L’ARTISTA

Stefano Cagol (Trento, 1969) nel 2019 è protagonista di una mostra personale al MA*GA Art Museum di Gallarate e partecipa alla Biennale di Curitiba e alla mostra Scrivere la storia del futuroallo ZKM di Karlsruhe. 

Ha partecipato alla 2a OFF Biennale Cairo, Manifesta 11, 55a Biennale di Venezia, 1a Biennale di Singapore. Tra i riconoscimenti, ha ricevuto il premio Visit di Innogy Foundation e il Premio Terna per l'arte contemporanea, inoltre ha all’attivo la partecipazione a numerosi programmi di artist in residence a livello internazionale. 

Ha studiato all'Accademia di Brera a Milano e ottenuto una borsa di studio post-dottorato del Governo Canadese in video arte presso la Ryerson University di Toronto. 


organizzazione: Comune di Ossana