La confraternita della rosa nera
La Mitteleuropa insanguinata in un thriller di Riccardo de Palo

La montagna, dopo anni che veniva considerata solo come paesaggio idilliaco, finisce sempre più spesso protagonista di libri importanti per le inquietudini che vi covano: è il caso di “Le otto montagne” di Paolo Cognetti, ma anche di “Resto qui” di Marco Balzano o del meno conosciuto “Giochi cattivi” di Massimo Donati. E sovente ormai il paesaggio dolomitico è l’ambientazione di thriller fortunati come “La sostanza del male” e “Lizzie” di Luca D’Andrea o di quelli della bolzanina Katia Tenti o della friulana Ilaria Tuti. Ed ora arriva un nuovo giallista a ricordarci che il male può annidarsi anche in montagna. In un idilliaco borgo delle Dolomiti, nel bel mezzo di un roseto d’alta quota, viene trovato il cadavere di una giovane bibliotecaria. Questa morte sembra collegata alla misteriosa confraternita che organizza giochi di ruolo molto pericolosi... Ad occuparsi del caso viene chiamato Lukas Moroder, una strana figura di ispettore: Moroder infatti soffre di vertigini pur essendo un montanaro ed ha un repertorio di ciniche battute in ladino per le quali non passa certo inosservato.
“La confraternita della rosa nera” è un thriller che si snoda fra le montagne della Val Gardena fino ad Innsbruck, con sortite che toccheranno la Baviera ed una Vienna molto misteriosa. Questo noir del romano Riccardo De Palo è pubblicato da Marsilio, la casa editrice che ha in catalogo Mankell, Larsson, Costantini e la Lackberg e scusate se è poco...
Riccardo De Palo, classe 1964, è romano d’adozione e apolide per vocazione; si occupa da sempre di cultura per le pagine del Messaggero, il più importante quotidiani della capitale. Dopo un fortunato romanzo sul grande Velázquez, ha subito il fascino dei noir, dei thriller all’ultimo respiro.
organizzazione: Libreria Arcadia