La corazzata Potëmkin

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Il 2008 è l'anniversario della nascita (1898) e della morte (1948) di uno dei più grandi maestri del cinema di tutti i tempi, Sergej Michajlovič Ejzenštejn. Per l'occasione lo Spazio Off rispolvera i suoi primi tre film (Sciopero!, La corazzata Potemkin, Ottobre) e li propone con un singolare accompagnamento musicale dal vivo. Daniele Filosi (percussioni) e Ulrich Sandner (chitarre, violino, mandolino) dialogheranno con le immagini sullo schermo con una partitura musicale (quasi) interamente improvvisata. Chi è convinto che i film muti e in bianco e nero facciano annoiare si ricrederà. Chi li ha già visti, ne uscirà con un ricordo del tutto nuovo e originale. Provare per credere!

Urss, 1925
Titolo originale: Bronenosec Potëmkin
Genere: Drammatico
Durata: 67'
Regia: Sergej M. Ejzenstejn
Cast: Alexander Antonov, Vladimir Barski, Grigori Alexandrov, Michail Gomarov, Ivan Bobrov

Racconto, parzialmente inventato, dell'ammutinamento dei marinai dell'incrociatore corazzato Kniaz Potëmkin Tavricheskiy, scoppiato a Odessa il 27 giugno, uno degli episodi che si svolsero in Russia durante i movimenti rivoluzionari del 1905. Commissionato dal governo sovietico per il ventennale, il film è costruito come un dramma in cinque atti che lo stesso S.M. Ejzenštejn titolò: 1) Uomini e vermi; 2) Dramma sul ponte; 3) Il sangue grida vendetta; 4) La scalinata di Odessa; 5) Il passaggio attraverso la squadra. Ognuna delle cinque parti - paragonabili ai movimenti di una sinfonia - è imperniata su un elemento che ne costituisce l'unità visiva. Questo breve poema epico – che è anche uno straordinario esempio di cinema di propaganda – rappresenta, nel tormentato itinerario di Ejzenštejn, il momento di equilibrio e armonia tra ideologia e formalismo, ricerche d'avanguardia e tradizione, teoria e pratica. Il film fu proiettato per la prima volta il 21 dicembre 1925 al Teatro Bolscioi di Mosca, e dal gennaio 1926 distribuito con tiepido successo di pubblico che aumentò dopo che fu proiettato nello stesso anno al Kamera Theater di Berlino, alla presenza del regista, con un'accoglienza entusiastica. Per un quarto di secolo in Occidente, comunque, con poche eccezioni, fu visto soltanto nei cineclub. Nel 1950 ne fu curata un'edizione sonora con musiche di Nikolaj Kriukov, leggermente più corta di quella muta del 1926 (inquadrature perdute o censurate), con un commento un po' enfatico. Fu distribuita in Italia nel 1960 (con la voce di Arnoldo Foà). Nel 1976 ne fu fatta un'altra edizione con musiche di Dimitrij Šostakovic.
Il Morandini


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