La costituzione e la sua modernità

Insieme per l'8 marzo

con Fernanda Contri, Avvocato Vicepresidente emerito della Corte Costituzionale
introduce A.M. Rita Matano, Presidente Terziario Donna ý Trento

Venerdì 5 marzo, alle 18 presso la sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, in piazza Rosmini a Rovereto, si tiene il terzo incontro della rassegna “Donne e successo professionale. A 30, 40, 50… anni”, organizzata da Terziario Donna con il supporto dell’Assessorato alla solidarietà internazionale e convivenza.

Sarà Fernanda Contri, Avvocato Vicepresidente emerito della Corte Costituzionale nonché figura di spicco della giurisprudenza italiana, l’ospite del terzo appuntamento degli incontri di Terziario Donna. Ospite junior sarà l’avvocato Annarosa Molinari.
«La Nostra Costituzione – è l’introduzione all’incontro redatta dall’Associazione guidata da Rita Matano – con la sua modernità si misura con un ordinamento ancora imperfetto nel consentire l’effettiva partecipazione. Dobbiamo essere sempre più consapevoli che con una scarsa rappresentanza femminile nelle istituzioni, non si può parlare di democrazia compiuta».

Fernanda Contri
Laureata in Diritto Amministrativo presso l'Università di Genova, è iscritta all’albo degli Avvocati dal 1962; esercita la professione di civilista.
Prende parte a numerose Commissioni Ministeriali per progetti di riforma: delle Strutture Giudiziarie, del Codice di Procedura Penale Minorile e della Cassazione Penale.
Già Giudice aggregato di Corte Costituzionale viene eletta nel 1986 al Consiglio Superiore della Magistratura. Nel 1992 è Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. È Ministro per gli Affari Sociali nel Governo Ciampi. Nel 1996 è nominata Giudice della Corte Costituzionale, prima donna nella storia della Repubblica. Nel 2005 è nominata Vicepresidente della stessa Corte. È poi designata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa per il gruppo degli 11 Saggi incaricati di tracciare la strategia per garantire l’efficacia della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo. Tuttora ricopre cariche di prestigio nel settore istituzionale, culturale e sociale.