La leadership nell’età del populismo

Giovedì 28 maggio si chiude il ciclo di incontri proposti a Trento dall’Istituto storico italo-germanico della FBK. Protagonisti del dibattito saranno Michele Salvati e Sergio Fabbrini.

Convegno

Si conclude giovedì 28 maggio il ciclo di seminari “Nuove forme di leadership? Una discussione a più voci” proposto questa primavera dall’Istituto storico italo-germanico (FBK-isig) della Fondazione Bruno Kessler di Trento.

Protagonisti dell’incontro saranno Michele Salvati, economista, editorialista di numerosi quotidiani, nonché direttore della rivista “Il Mulino”, e Sergio Fabbrini, direttore della Luiss School of Government ed editorialista de “Il Sole 24 Ore”.

L’appuntamento segue i seminari dedicati alle diverse forme di leadership, da quella politica, a quella religiosa, a quella intellettuale, in cui sono di volta in volta intervenuti Donatella Campus, Vito Mancuso, Francesco Profumo e Angelo Panebianco.

In questa occasione, il dibattito - aperto al pubblico dalle ore 17.00 nella sede FBK di via S. Croce - verterà sui tipi di influenza esercitati in contesti di populismo.

“Si tratta”, spiega il direttore dell’Istituto storico italo-germanico FBK Paolo Pombeni, riferendosi al ciclo dei seminari, “di una iniziativa ambiziosa, ma che continua la tradizione introdotta da qualche anno all'FBK-Isig: offrire al Trentino occasioni di incontro e riflessione ad alto livello anche a coloro che non sono studiosi professionali sui grandi temi che affaticano la vita di questo nostro travagliato tempo. A dimostrazione che anche nei laboratori di coloro che si occupano di scienze umane e sociali è presente l'attenzione per il servizio da prestare alla propria comunità”.

Abstract: In un'epoca dominata dal ritorno prepotente sulla scena dei populismi sembra che le leadership con maggiori probabilità di successo siano quelle legate a questi fenomeni. Peraltro la situazione è complessa, perché in parallelo prevale la proposta secondo la quale la capacità principale della leadership sia ciò che viene definito come "narrazione", cioè la capacità di raccontare una possibile soluzione dei grandi problemi che abbiamo davanti.
Un tempo questo sarebbe forse stato definito "demagogia", anche se indubbiamente la figura del leader è legata alla sua capacità di guidare i suoi seguaci attraverso le asperità di una situazione storica da cui si vorrebbe uscire per andare verso una "terra promessa".
Siamo davanti ad un quadro difficile da interpretare, ma una funzione che si richiede alla leadership, specie a quella di chi crede nella ragione, è proprio di offrire strumenti per orientarsi in queste situazioni.

Michele Salvati - Laureato in giurisprudenza all'Università di Pavia come alunno dell'Almo Collegio Borromeo nel 1960, ha conseguito una seconda laurea in economia all'Università di Cambridge. Ha fondato insieme ad altri la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Insegna Economia Politica all'Università Statale di Milano, nella facoltà di Scienze Politiche. Alla fine degli anni sessanta ha militato nella nuova sinistra, scrivendo sulle principali riviste dei movimenti, fornendo contributi teorici non dogmatici e ricchi di spunti innovativi. Ha scritto e scrive editoriali per numerosi quotidiani, come il Corriere della Sera, la Repubblica, l'Unità e Il Sole 24 ore, e per riviste come Stato e Mercato e Il Mulino, rivista, quest'ultima, di cui è anche direttore.

Sergio Fabbrini is Director of the Luiss School of Government and Professor of Political Science and International Relations at LUISS Guido Carli. He co-founded and then directed the School of International Studies at the University of Trento from 2006 to 2009.Since 1996, he is Recurrent Professor of Comparative Politics at the Department of Political Science and Institute of Governmental Studies, University of California at Berkeley.
He was Fulbright Professor at Department of Government and Kennedy School of Government at Harvard University. He lectured and taught in many countries of Europe, North and South America and Asia and he is a referee for several international academic journals. He directed several international and Italian research groups.
By the end of 2012, he published fourteen books, two co-authored books and fourteen edited or co-edited books, and hundreds of articles and essays in seven languages in Comparative and European Government and Politics, American Government and Politics, International and Transatlantic Relations and Foreign Policy, Italian Politics and Political Theory. He is editorialist of the daily financial newspaper “Il Sole 24Ore”.


organizzazione: FBK-Istituto storico italo germanico