La lettera in versi
Il Seminario Permanente di Poesia, al termine del suo quarto anno di attività, intende proporre una riflessione sulla lettera in versi, un genere particolare della scrittura letteraria

Solo apparentemente di limitata diffusione, in realtà essa è sempre presente nella tradizione delle lettere occidentali, a partire dalla poesia latina, dove da Lucilio a Catullo, fino alle Epistole di Orazio, è divenuto un vero e proprio genere poetico suo iure.
Nelle letterature romanze medievali troviamo le epistole poetiche dei trovatori, come quelle di Guiraut Riquier («genere ibrido, dato che il contenuto è spesso teorico, se non didattico», secondo Segre), ma anche le lettere in versi dei personaggi inserite in alcuni romanzi in prosa, come il Tristan en prose o la Tavola Ritonda, nonché la corrispondenza poetica del Duecento italiano. Ancora, tra XV e XVII secolo, il modello oraziano (dalle Satire di Ariosto fino all’opera di Clément Marot e a Sappho to Philaenis di John Donne, per non parlare dei molti esempi di area spagnola, da Garcilaso a Lope fino a Quevedo e alle numerose epistole in versi nel teatro del Siglo de Oro) è molto vitale, mentre nello stesso periodo, in Italia, anche le Heroides ovidiane sono un modello alquanto diffuso. Nei secoli successivi gli esempi sono numerosi, spesso con funzione di poesia “militante”, di argomento letterario, morale, politico: in Francia Boileau e Voltaire, in Italia Foscolo o Leopardi, in Spagna le Epístolas en verso di Iriarte.
Infine, il Novecento offre un panorama vario e complesso. Alle tipologie e alle funzioni tradizionali si sono aggiunte quelle legate alla riflessione sulla comunicazione o sull’incomunicabilità (di cui è paradigmatico esempio Rilke con Requiem für eine Freundin). Nella poesia contemporanea la lettera in versi sembra partecipare di quel movimento che porta il soggetto lirico a uscire da se stesso, mettendosi costantemente in questione, fino a svuotarsi, a protendersi alla ricerca dell’altro, di un tu concreto o generico, di una dimensione dialogica, di uno spazio collettivo e condiviso, talvolta anonimo o mitico, sviluppando una costante tensione tra presenza e assenza dell’interlocutore-destinatario.
Gli argomenti, dunque, sono molti, che si riflettono nella varietà di prospettive che il convegno vuole offrire.Come d’abitudine si confronteranno studiosi affermati e giovani ricercatori, che animeranno anche la tavola rotonda finale.
Programma
Martedì 8 novembre
14:30-14:50 Saluti e introduzione
14:50-15:30 Gabriella Moretti Fra prosa e verso: sperimentalismo epistolare tardoantico
15:30-15:50 Olga Perotti, Análisis de las epístolas horacianas de Diego Hurtado de Mendoza
15:50-16:30 Clara Marías Antes de la barroca Epístola moral a Fabio: las epístolas éticas del Renacimiento
16:30-16:50 Discussione
16:50-17:30 Pausa caffé
17:30-17:50 Daniele Crivellari, “¡Letras, veneno tirano / del que contra el alma os mueve!” La lettera nel teatro del Siglo de Oro
17:50-18:10 Matteo Lefèvre, L’epistola in versi nella poesia spagnola d’oggi. La Carta de junio di Jacobo Cortines (1991)
18:10-19:00 Marina Bianchi L'epistola in versi nel XXI secolo: il caso dello scambio di mail tra Fernando Ortiz e José Manuel Velázquez
19:00-19:40 Discussione
20:30 Cena sociale - Trattoria «Piedicastello»
Mercoledì 9 novembre
9:00-9:40 Valeria Bertolucci Pizzorusso La “partie – non lyrique” del libre di Guiraut Riquierr: un epistolario eterogeneo
9:40-10:00 Matteo Largaiolli, «Decoro e ordine». Calmeta e le forme dell’epistola in versi tra Quattro e Cinquecento volgare
10:00-10:20 Clara Stella, ‘Come a donna si convien’: alcune considerazioni sull’epistola amorosa nelle Rime diverse d’alcune nobilissime et virtuosissime donne (1559)
10:20-10:40 Ambra Anelotti, Una riscrittura cinquecentesca delle Heroides: le Lettere sopra il Furioso dell’Ariosto di Marco Filippi
10:40-11:20 Discussione
11:20-11:40 Pausa caffé
11:40-12:00 Flavia Palma, L’epistola in versi come accessus all’opera: il caso di George Turberville.
12:00-12:20 Elena Parrini Cantini, Il letterato in villa. Strategie comunicative e critica letteraria nell’epistola in versi del secondo Settecento
12:20-12:40 Daniela Vagata Shalom, Il Sermone di Ugo Foscolo. Una satira nella Milano napoleonica
12:40-13:00 Discussione
Pausa pranzo
Pomeriggio
14:00-14:40 Gian Luca Picconi La Guinea: la metrica della sopravvivenza
14:40-15:00 Sergio Scartozzi, «Fiati senza materia o voce». Tempo, Storia e fantasmi nell’epistolario lirico di Montale
15:00-15:20 Francesco Giusti, Il destinatario assente e il pubblico in ascolto: le Birthday Letters come problema poetico ed etico
15:20-15:40 Jonathan Naito, Dear Reader of African American Poetry: Evie Shockely and the Poetic Epistle
15:40-16:20 [discussione]
16:20-16:40 Pausa
16:40-18:00 Tavola rotonda finale Moderano Pietro Taravacci e Francesco Zambon
organizzazione: SEMPER, Seminario Permanente di poesia dell’Università di Trento