La misura del tempo

Sette secoli di calendari

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Tanti sono i proverbi e i modi di dire sul tempo, quello cronologico, che determina lo scorrere delle ore, dei giorni, dei mesi e degli anni, una dimensione nella quale si concepisce e si misura il trascorrere degli eventi e che induce la distinzione tra passato, presente e futuro. Dalla collaborazione tra l’editore Persico Europe di Cremona, l’Archivio storico e la biblioteca civica di Riva del Garda è nata una esposizione sugli strumenti di misurazione cronologica.

Del resto al tempo è connessa la cronologia, lista di eventi e accadimenti in un sistema di organizzazione e classificazione , in base alla loro successione nel tempo, secondo una suddivisione regolare dello stesso. La storia fissa gli eventi in un preciso ambito temporale, eventi geograficamente vicini o lontani in un passato più o meno remoto.

E l’umanità si è trovata a misurarsi con lo scorrere dei giorni e delle stagioni, inventando strumenti per non perdersi tra le successioni del giorno e della notte e dell’alternarsi delle stagioni. Luna e sole sono gli astri che sono serviti per orientarsi in questo scorrere della Terra nello spazio.

Calendari sono stati adottati dall’uomo come sistema per suddividere, calcolare e dare un nome ai vari periodi del ciclo delle stagioni, a volte indicati con il nome di “lunari”, che riportavano le fasi lunari, utili in agricoltura. O come gli “almanacchi”, pubblicazioni annuali simili al calendario ma con informazioni aggiuntive, come indicazioni astronomiche (le ore della levata e del tramonto del Sole e della Luna), geografiche e statistiche, parola che deriva dall’arabo al-manakh, “clima”. fogli di carta per avere la certezza del giorno presente, di ciò che era passato e della misura del futuro.

E come se non bastassero il sole e la luna come indicatori dello scorrere del tempo, l’uomo ha creato l’orologio. Non si misura più il giorno, ma occorre confrontarsi sull’ora, sul minuto sul secondo. E così il tempo scoprì la fretta: le 24 ore sono diventate insufficienti per svolgere ciò che ci siamo prefissati di compiere. I calendari diventano oggetti di ornamento, ancora qualcuno lo usa come memo, appeso in un angolo della casa, strumento veloce e immediato per controllare ciò che ci spetta da svolgere e forse ancora per vedere quando il sole sorge e tramonta per capire se le nostre giornate siano lunghe o corte nell’illusione che il giorno se illuminato sia più lungo della sua esistenza.

Appuntamenti collaterali

Venerdì 18 ottobre 2019, ore 17.00
Inaugurazione: Intervento di Alessandro Scarsella, Biblioteca Marciana di Venezia.
A seguire: "Tra almanacchi e orologi: il senso del tempo e della storia", lettura con Franco Farina (Riva del Garda).

Venerdì 25 ottobre 2019, ore 17.30:
Matteo Ruffoni (Centro studi Judicaria) con Graziano Riccadonna: "Le meridiane: la misura del tempo tra sapienza popolare e conoscenze matematiche".

Giovedì 31 ottobre 2019, ore 18:
Andrea Brunello, Teatro Portland di Trento: "Viaggio a tutta velocità dentro il Tempo", lezione spettacolo.
Presso sala riunione della Biblioteca Civica (III° piano).

visite guidate su appuntamento

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organizzazione: Gruppo culturale Nago Torbole