La moglie ebrea
Recital per la memoria

da “ Terrore e miseria del Terzo Reich”
di Bertolt Brecht
MARIA ZINI VOCE RECITANTE
INTERVENTI MUSICALI DELLE VIOLINISTE
ELISA CECCHINI e BARBARA ZANOR
Il monologo brechtiano “La moglie ebrea” è ambientato in Germania, quando il conflitto mondiale è alle porte e la follia nazista sta rivelando tutta la sua violenza e sta distruggendo l’esistenza di tante persone.
Judith, una donna appartenente alla borghesia tedesca, di origine ebraica, decide di trasferirsi in Olanda per non intralciare la carriera del marito, medico ariano.
Decide di lasciarlo dopo aver visto che anche lui, come tanti, non vede o non vuole vedere l’orrore da cui stanno per essere travolti.
Una riflessione sul passato che si presenta e si ripropone tutti i giorni, e su quelle forme di razzismo “quotidiano” che creano e alimentano spesso un clima di intolleranza o di indifferenza, a cui non si presta la dovuta attenzione per impedire
che il passato ritorni.